Prima Angelina Jolie, che per diminuire i rischi di un tumore al seno - reso probabile per cause genetiche - si è sottoposta a una doppia mastectomia. Poi il caso di un manager londinese, che ha deciso per ragioni simili di farsi asportare la prostata.
Due casi assimilabili avvenuti nel giro di pochi giorni. Di cui oggi ha voluto dare la sua interpretazione da esperto del settore Umberto Veronesi. A Milano per la cerimonia di consegna dei premi L'Oreal Italia per le donne e la scienza, il chirurgo italiano ha criticato aspramente le due operazioni.
Veronesi ha espresso tutti i suoi dubbi sul caso del manager inglese. L'asportazione, ha detto, "è una follia, perché un'operazione del genere crea disturbi e mille problemi", non ultima una possibile impotenza.
Per quanto riguarda invece la
"mastectomia radicale", il discorso è differente. In questo caso, ha ricordato l'oncologo "è una scelta psicologica che va fatta singolarmente", una strada "percorribile" se "l'idea del cancro impedisce di vivere serenamente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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