Usa, disoccupazione al 7,9%: +171mila posti Romney attacca, Obama: "Ancora da fare"

A ottobre creati più posti di lavoro di quanti se ne aspettavano. Obama esulta, ma "abbiamo ancora del lavoro da fare". L'avversario non ci sta: "Siamo a un punto morto"

Usa, disoccupazione al 7,9%: +171mila posti Romney attacca, Obama: "Ancora da fare"

L'economia americana? È a un morto. Oppure va verso la ripresa. A secondo della voce a cui si vuole dare peso. I dati sulla disoccupazione usciti oggi mostrano un tasso in salita ad ottobre, dal 7,8% al 7,9% rispetto al mese precedente, ma il dato non preccupa ed è in linea con quanto si aspettavano gli analisti. E negli ultime trenta giorni i posti di lavoro creati sono stati 171mila, mentre la previsione non superava i 125mila.

Ciononostante il commento di Mitt Romney, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, è tranchant. Il tasso di disoccupazione in lieve aumento è un "triste promemoria", che mostra come l'economia degli Stati Uniti versione Barack Obama sia "virtualmente ad un punto morto".

Un commento duro, quello del candidato repubblicano alla Casa Bianca, che non trova di certo concorde l'avversario. La Casa Bianca vede nei dati diffusi - parole del presidente dei consiglieri economici, Alan Krueger - "una ulteriore prova che l'economia americana si sta riprendendo dalle ferite imposte dalle peggiore crisi dai tempi della Grande Depressione". Ma non un motivo sufficiente per sedersi sugli allori.

È lo stesso Obama, nella sua tappa a Hilliard, nell'Ohio, a dire che "finchè ci sarà un solo americano che cerca lavoro e non riesce a trovarlo", "la battaglia continua e abbiamo ancora del lavoro da fare".

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