Le vietano Facebook e lei si impicca a diciassette anni

A Parbhani, nell'India occidentale, una ragazzina si è suicidata dopo aver litigato con i genitori che le avevano proibito di accedere al social network per concentrarsi solo nello studio

Le vietano Facebook e lei si impicca a diciassette anni

Litiga furiosamente con i genitori che le vietano l'uso di Facebook. Si chiude in camera e si suicida impiccandosi. È accaduto in India, a Parbhani nello Stato di Maharashtra.

La diciassettenne aveva qualche problema scolastico e il rendimento stava calando. Forse troppo tempo passato sui social network, come capita a tanti adolescenti. Forse problemi più gravi, altrimenti come poter spiegare il tragico gesto?

Gli agenti di polizia raccontano che la ragazza aveva lasciato un messaggio per spiegare le ragioni della drammatica scelta nel quale faceva riferimento proprio al divieto di utilizzare Facebook.

Chattare, pubblicare foto, condividere stati d'animo, commentare post altrui, insomma essere immersi completamente nel mare magnum dei social network è indubbiamente uno dei passatempi preferiti dei giovanissimi, e non solo. Ma questo a volte può far perdere il contatto con la realtà. E scatta la follia. Tanto da arrivare a non concepire più una vita senza web.

In India l'utilizzo di Internet è ancora minoritario ma in rapida crescita secondo gli esperti entro il 2013 il web raggiungerà 200 milioni

di persone, su una popolazione di 1,2 miliardi. Secondo i dati della Tata consultancy services, tre quarti degli adolescenti indiani preferiscono usare Facebook rispetto al cellulare per comunicare con gli amici

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