"La vita generata dallo stupro è un qualcosa voluto da Dio". Bufera su politico repubblicano

Nuova gaffe sullo stupro di un candidato repubblicano al Senato. Lo staff elettorale di Romney: "Totale disaccordo"

Una nuova polemica incombe sulla campagna elettorale a pochi giorni dalle elezioni per la Casa Bianca. La nuova gaffe sullo stupro, pronunciata da un candidato repubblicano, rischia di mettere in imbarazzo Mitt Romney. Nel corso di un dibattito elettorale, il candidato Gop dell'Indiana per il Senato, Richard Mourdock, ha infatti detto che se da uno stupro viene fuori una gravidanza "è qualcosa voluto da Dio".

La controversa affermazione di Mourdock è arrivata in risposta alla domanda se l'aborto deve essere permesso in caso di stupro o incesto. "Penso che anche quando la vita comincia in quella orribile situazione di stupro, si tratta di qualcosa che Dio voleva che accadesse", ha detto il candidato repubblicano. Immediata la risposta dello sfidante democratico Joe Donnelly, che ha precisato di non ritenere che "il mio Dio, né nessun Dio, vorrebbero che una cosa del genere succedesse". Al termine del dibattito Mourdock ha provato a precisare che non crede che Dio voglia lo stupro, ma che Dio è l'unico che può creare la vita. "State cercando di suggerire che Dio preordina lo stupro? No, io non lo penso; chiunque suggerisca una cosa del genere non sta bene ed è contorto", ha detto il candidato Gop ribadendo ancora che "non si avvicina minimamente a quello che ho detto".

Lo staff elettorale di Romney si è subito apprestato a dire che "è in disaccordo" con Mourdock, ma non ha precisato se chiederà di ritirare lo spot televisivo fatto da Romney per sponsorizzare la sua candidatura. Al di là delle precisazioni, le dichiarazioni hanno scatenato subito polemiche anche perché c'era un precedente.

Circa due mesi fa il candidato repubblicano del Missouri al Senato, Todd Akin, aveva parlato durante un'intervista televisiva dell'esistenza di uno "stupro legittimo", dicendo che il corpo delle donne ha dei modi per evitare la gravidanza in questi casi. Allora Akin si scusò più volte, ma si rifiutò di ritirarsi dalla corsa nonostante i ripetuti inviti da parte di membri del suo stesso partito, Romney compreso.

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