
"L'Europa non può avere un suo esercito, i trattati europei lo escludono". Lo ha spiegato chiaramente il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo a margine del convegno Strade Sicure che si è tenuto stamane alla Camera.
"Le forze armate europee sono come le forze armate della Nato", ha aggiunto Crosetto precisando che la Nato non ha un suo esercito vero e proprio, ma "è la somma delle forze armate dei Paesi che la compongono" e, pertanto, anche un futuro esercito europeo non potrà che essere formato dalla somma degli eserciti italiani, tedeschi, francese e spagnolo. "Forze di Paesi diversi che riescono a operare insieme avendo un centro unico di comando e controllo", ha spiegato il titolare del dicastero della Difesa. Crosetto, poi, ha detto che qualora si arrivasse ad "una tregua" nel conflitto in Ucraina e "fossero accettate truppe Onu" sarebbe "sicuramente una notizia positiva, una garanzia di stabilità e sicurezza". E, poi, ha aggiunto: "Questo è l'auspicio, ma discuterne prima sarebbe come pensare di arredare una casa di cui non facciamo noi il progetto". Un progetto che "deve essere nelle mani di Trump, Zelensky e Putin" i quali delineeranno prima le condizioni per la tregua e, poi, un percorso di pace. Tali condizioni, probabilmente, prevederanno "anche l'eventuale possibilità di utilizzare contingenti internazionali per garantire la pace", ha detto Crosetto che, poi, ha ricordato: "Come abbiamo sempre detto negli anni, qualora ci fosse un impegno Onu noi prenderemmo atto di questa cosa e decideremmo. Nelle missioni di pace Onu l'Italia c'è sempre stata ma è una decisione che dovrà prendere il parlamento se ci sarà la necessità di farlo".
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, invece, a margine del Consiglio Affari esteri a Bruxelles, ha preso una posizione prudente: "Non si possono prendere decisioni su i 'se'. Vediamo come andranno i colloqui, poi valuteremo l'esito dei i colloqui". E, poi, più esplicitamente, ha dichiarato: "Vediamo come andrà la telefonata Trump-Putin". Tajani ha ribadito il sostegno italiano all'Ucraina e ha assicurato: "Continueremo a garantire la sua sicurezza ho detto quali sono le proposte poi vedremo quali sono i risultati ma commentare un colloquio che ancora non c'è stato mi pare veramente privo di qualsiasi fondamento". Il ministro degli Esteri ha, infine, detto che al tavolo delle trattative dovrà esserci l'Ucraina e dovrà parteciparci anche l'Unione europea e ha concluso: "Non è così semplicistico e fare una un'analisi della situazione". Tajani ha annunciato anche che l'Italia ha chiesto "di organizzare un incontro Europa-Stati Uniti per sciogliere tutti i nodi che possono trovarsi nel percorso".
E, poi, ha specificato i termini della proposta: "Io credo che si possa per esempio organizzare un riunione del Quintetto, magari anche in Italia, con Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, per fare una valutazione della situazione. Il nostro obiettivo è quello sempre di tenere unito l'Occidente, perché se l'Occidente si divide, si indebolisce e si rafforzano le autocrazie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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