Migranti, Piantedosi: "Azzerate le partenze dalla Tunisia. Avanti l'accordo con l'Albania"

Il ministro Matteo Piantedosi, intervendendo al convegno 'Accordo ItaliAlbania', ha detto che l'Italia si avvia al sesto mese di diminuzione degli sbarchi

Migranti, Piantedosi: "Azzerate le partenze dalla Tunisia. Avanti l'accordo con l'Albania"
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"Stiamo lavorando a un progetto innovativo, che è ancora sulla carta, stiamo vedendo con Palazzo Chigi e i colleghi ministri, di praticare anche una innovativa creazione di corridoi d'ingresso per lavoro". Lo ha rivelato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del convegno 'Accordo ItaliAlbania - Un nuovo modello di cooperazione per la gestione dei flussi migratori', organizzato da Fratelli d'Italia e tenutosi nella Sala Zuccari del Senato.

Il progetto è dedicato "a Paesi che possono essere oggetto di negoziato, di accordi finalizzati alla creazione di corridoi d'ingresso per lavoro", ha aggiunto il titolare del Viminale sottolineando quanto i corridoi umanitari, con il governo Meloni, siano stati implementati "come mai successo nella storia italiana" e che marzo sarà il sesto mese consecutivo in cui si segnerà una diminuzione degli sbarchi rispetto all'anno precedente. Le morti in mare "ci addolorano e - ha aggiunto Piantedosi - ci spingono a proseguire" sulla strada intrapresa dal governo visto soprattutto che "le partenze dalla Tunisia si sono pressoché azzerate dall'inizio dell'anno". Riguardo, invece, al fatto che l'accordo con l'Albania potesse essere bloccato, il ministro ha smentito i gufi: "Qualcuno ha esultato pensando che la decisione della Corte di Giustizia potesse frenarlo. Il cronoprogramma è assolutamente quello. Sono già terminate le verifiche preliminari alla cornice giuridica". Ma non solo. Il genio militare è pronto a raggiungere i vigili del fuoco che si trovano già sul posto per realizzare "rapidamente un centro che, come è stato detto, rappresenta una iniziativa di straordinario interesse in tutta l'Unione europea". Piantedosi ham poi, smentito che vi sia stata una bocciatura dell'accordo con l'Albania da parte dell'Europa, ma anche aggiunto che sarà rivista "l'unica annotazione critica su cui sono stati sollevati dubbi", ovvero quella relativa alla cauzione per unica di 5 mila euro per i migranti.

Nel corso del convegno l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini ha spiegato che l'accordo con l'Albania non risolve il problema"ma è un tassello, è un passo in avanti come lo è anche il decreto Cutro". L'europarlamentare di Ecr ha, poi, sottolineato come, mentre cinque anni fa era impossibile un confronto serio in Europa sui temi dei migranti, oggi il clima è cambiato. Grazie al governo Meloni è caduta la preclusione in base alla quale chi aveva un'idea dell'immigrazione diversa da quella della sinistra era "criminale e "fascista". Fabrizio Bucci, ambasciatore italiano a Tirana, ha invece posto l'accento sul rapporto speciale tra i due Paesi e ha ricordato come, attraverso l'operazione Pellicano dei primi anni '90, l'Italia abbia aiutato l'Albania a risollevarsi dagli anni della dittatura comunista e come gli albanesi nutrino ancora un forte senso di riconoscenza nei confronti degli italiani. "Abbiamo un rapporto speciale. Sono italiane quasi la metà delle aziende straniere in Albania", ha detto Bucci assicurando che l'Italia sostiene il percorso che poterà l'Albania nell'Unione Europea è tracciato "e il discorso non è se avverrà, ma quando".

Secondo Sara Kelany, responsabile nazionale del Dipartimento immigrazione di Fratelli d’Italia, "l'accordo con l’Albania ha cambiato il paradigma nella gestione dei flussi migratori, instaurando la necessaria cooperazione con paesi terzi per la gestione di un fenomeno globale, un problema che va affrontato congiuntamente". Si tratta di"un investimento, un nuovo modello di gestione replicabile", ha concluso la deputata meloniana.

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