Exploit delle Generali

A Piazza Affari la marcia di avvicinamento a fine anno, con i risultati fin qui conseguiti, è stata ieri rimessa in discussione dai nuovi sviluppi del risiko bancario. La variazione degli indici è insignificante, e in linea con l’andamento delle altre Borse mondiali, e anche l’attività staziona intorno ai 3,5 miliardi di euro. L’arresto di Gianpiero Fiorani, della Bpi, e le difficoltà insorte per l’Opa Unipol su Bnl, hanno accentuato l’irregolarità nel comparto bancario e assicurativo. Nel primo si deve registrare il crollo di Bpi (meno 4,3%), le possibili conseguenze del ritorno in pista di Montepaschi, la nuova defaillance di Pop.Intra (meno 5,5%), e la forte correzione di Unipol (meno 2,7%). A sostenere il listino, il nuovo rafforzamento di Generali (più 1,4%) che ha rivisto i livelli massimi dell’aprile 2002, sulla scia del road show negli Usa. Ancora esitante il comparto del risparmio gestito, per le limature di Mediolanum, Fideuram e Banca Profilo.

È rientrato in parte il boom di Pagnossin (meno 7,4%), mentre è ritornata alla ribalta Italease (più 5%) dopo il collocamento sul mercato del 5,77% del capitale. Ancora proiettate al rialzo (più 14%) sia Eurotech sia Sadi.

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