Milano 2005. Cinque milioni di turisti all'anno (l'85 per cento per business), mappe dei negozi aperti ad agosto stampate dal Comune e foto simbolo della Galleria Vittorio Emanuele deserta. I bar del «Salotto» chiusi per ferie dall'1 al 31. Estate 2024, un altro mondo. Il bilancio non è ancora chiuso ma luglio, con 900mila arrivi, è stato il mese record di tutti i tempi. Otto milioni e mezzo di turisti del 2023 sembravano l'apice ma «il 2024 mostra un altro segno più - ha sottolineato di recente il sindaco Beppe Sala -. Ci stiamo abituando ad avere sempre almeno 750mila turisti al mese, Milano è sempre più attrattiva, l'idea di una città chiusa per ferie è non esiste più». E il turismo leisure (con il 65%) ha sorpassato quello business.
In mezzo, Expo 2015, l'evento che ha trasformato l'immagine e la reputazione di Milano, da città (quasi solo) d'affari a città da vivere e da vedere. «Dall'Esposizione Universale in poi il turismo è esploso e non c'è più una stagionalità» osserva Sala. Che allora era il commissario straordinario e da sindaco nel 2019 ha conquistato con i governatori della Lombardia Attilio Fontana e del Veneto Luca Zaia - con la regia del presidente del Coni Giovanni Malagò e dell'allora ministro per lo Sport Giancarlo Giorgetti - la prossima sfida per rilanciare (ancora) il «brand Milano» a livello internazionale. Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. E un'altra occasione per trasformare quartieri meno cool e creare nuovi servizi.
Il Villaggio olimpico è il primo tassello del maxi progetto di rigenerazione urbana dello Scalo Romana, nella zona sud est. Durante i Giochi ospiterà circa 1.400 atleti olimpici e paralimpici per essere poi convertito subito in campus universitario con 10mila mq di servizi connessi. La costruzione ha preso il via a gennaio 2023 e il cantiere (quasi un unicum in Italia) viaggia con tre mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma. Il Fondo di investimento immobiliare Porta Romana (promosso e gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima Esg City Impact Fund) ha completato in altezza le sei palazzine che compongono la struttura ed è passato agli allestimenti, consegnerà il Villaggio chiavi in mano alla Fondazione olimpica entro il 31 luglio 2025. Sarà restituito alla città entro un anno esatto e diventerà studentato già da ottobre 2026. É di fronte alla Fondazione Prada che nel 2015 ha dato il la alla rigenerazione della zona, grandi società e griffe hanno già spostato lì gli headquarters e il gruppo A2A sta realizzando una «Torre Faro» alta 144 metri dove concentrerà 1.500 dipendenti.
Le gare di speed skating (pattinaggio di velocità su ghiaccio) e quelle di hockey femminile su ghiaccio si terranno a Rho Fiera. Fondazione Fiera Milano, presieduta da Enrico Pazzali, in emergenza Covid trasformò un settore del centro espositivo milanese in ospedale di terapia intensiva e anche in questo caso è venuta in soccorso alle istituzioni. Dopo la rinuncia di Baselga di Pinè (Trentino) a ospitare il pattinaggio di velocità e dopo i ricorsi che hanno reso materialmente impossibile per il Comune di Milano rispettare i tempi per realizzare la «Milano Arena Hockey» (tolta dal dossier), le gare sono state trasferite a Rho Fiera. Sta prendendo forma uno stadio da 5mila posti per l'hockey nei padiglioni 22 e 24 e un «palazzetto» da 6.500 spettatori per lo speed skating unendo i padiglioni 13 e 15. I lavori sono iniziati il 22 maggio 2023 e finiranno entro il 31 luglio 2025. L'investimento (25 milioni di euro) sul «Milano Ice Park» lascerà in eredità a Fiera un maxi spazio da 35mila mq, «una sede polifunzionale per eventi del tutto nuovi» ha sottolineato Pazzali. Concerti fino a 30mila posti al coperto, eventi e gare sportive di varia natura (tennis, padel, ecc.), congressi fino a 12.500 posti. Nuove chance per fare business quando il calendario espositivo è vuoto. Si aggiunge il main media center che sempre Fiera ospiterà negli spazi di «Allianz Mico» in città. E non preoccupa l'allestimento della pista per le gare di short track e pattinaggio di figura al Forum di Assago. Piazza Duomo a Milano sarà invece la «Medals Plaza» per la premiazioni degli atleti.
Per l'Arena Santa Giulia (o PalaItalia) che dovrà ospitare le gare maschili di hockey su ghiaccio è una corsa contro il tempo. La prima pietra (causa ricorsi e altri ritardi sulle autorizzazioni) è stata posata solo lo scorso 28 novembre e la sede dovrà essere consegnata tassativamente entro dicembre 2025 per i test event. É immersa nel progetto di rigenerazione del quartiere Santa Giulia, periferia sud est della città ma a otto fermate di metropolitana dal centro e servito dalla stazione dell'alta velocità a Rogoredo. Un progetto targato LendLease che comprende nuove residenze, servizi, opere stradali e un parco di circa 360mila metri quadrati. Dopo i Giochi l'Arena disegnata dall'inglese David Chipperfield e realizzata da Eventim diventerà un nuovo spazio per concerti, musical, eventi sportivi. Accoglierà fino a 16mila spettatori e sulla piazza di fronte avrà altri 10mila metri quadri per eventi outdoor.
Meno 499 giorni ai Giochi. Il 6 febbraio 2026 occhi puntati su San Siro per la cerimonia di apertura, si festeggeranno anche i cento anni dello stadio storico, anche se il futuro del Meazza è appeso alle decisioni di Milan e Inter. Il vecchio San Siro potrebbe essere (in gran parte) demolito e convertito in negozi, spazi museali e sportivi se decollerà il progetto di un nuovo stadio rossonerazzurro nei terreni adiacenti. Una telenovela che riserva continui colpi di scena, la garanzia a è che per le Olimpiadi i riflettori si è accenderanno ancora sul Meazza.
Grazie ai Giochi anche i trasporti pubblici diventeranno finalmente più accessibili.
Milano ha sbloccato da poco oltre 32 milioni per sostituire o realizzare 48 ascensori e 52 scale mobili lungo la linea M3 della metropolitana e 50 milioni di lavori sono già stati finanziati per abbattere le barriere in 24 stazioni della linea M1 e M2.
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