In occasione della festa milanese di sabato scorso per i 49 anni dell'indipendenza della Repubblica del Congo, l'ambasciatore del Congo presso il Quirinale, Albert Tshiseleka, giunto nel capoluogo lombardo per le celebrazioni, ha dato lettura di un documento - che attende l'approvazione ufficiale della Farnesina - nel quale il Dott. Peppino Falvo, presidente dell'omonimo Centro Servizi, viene designato Console del Congo a Milano.
Il Dott. Falvo, in collaborazione con Sua Eccellenza Albert Tshiseleka e con Don Andrea Muamba, sacerdote congolese in servizio pastorale nella Diocesi di Milano, si è molto attivato negli ultimi anni per portare assistenza al Congo, Paese dilaniato da una guerra civile ultradecennale e da un'estrema povertà purtroppo dilagante e che sta minando alla pase anche lo sviluppo delle nuove generazioni.
La serata, moderata da Don Andrea Muamba, Sacerdote congolese in servizio pastorale nella Diocesi di Milano ed assistente spirituale del Movimento Cristiano Lavoratori, si è aperta con un minuto di silenzio in onore dei martiri dell'indipendenza del Congo. L'esecuzione degli inni nazionali congolese e italiano ha scandito il momento degli interventi e delle testimonianze degli ospiti, cui ha fatto seguito una caratteristica cena italo-congolese, accompagnata da musiche, danze e balli africani.
Le celebrazioni hanno avuto luogo a Milano presso la sede del Centro Servizi Falvo. Tra gli ospiti, presenti il presidente della Fondazione «I Sud del Mondo» On. Pino Galati del Pdl, l' assessore alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale della Regione Lombardia Stefano Maullu e il Prof. Rocco Donnici, ordinario presso l'Università di Urbino e Sua Eccellenza Albert Tshiseleka, Ambasciatore del Congo presso il Quirinale.
Durante la manifestazione sono state ricordate anche le vittime del conflitto civile che affligge il Congo: un conflitto armato che scuote il paese dall'estate del 1998. In particolare è stato ricordato Patrice Emery Lumumba, colui che guidò il Movimento Nazionale congolese all'Indipendenza, nominato primo ministro del primo governo e fatto prigioniero e assassinato nel 1960.
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