Cataratta secondaria, di cosa si tratta, quali sono i disturbi che origina e come si può intervenire

Dopo l'intervento di cataratta può verificarsi un nuovo annebbiamento della vista, ma non si tratta di una recidiva

Cataratta secondaria, di cosa si tratta, quali sono i disturbi che origina e come si può intervenire
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A volte, dopo un intervento di cataratta, può verificarsi un nuovo annebbiamento della vista. In questi casi il medico deve valutare bene la situazione. Non è affatto detto, infatti, che si tratti di una recidiva. Potrebbe anche essere una conseguenza dell'operazione chirurgica che, in certi casi, pur se eseguita bene, può portare a un fenomeno chiamato cataratta secondaria. Ma di cosa si tratta?

La cataratta secondaria è una fibrosi della capsula posteriore e si manifesta con l'opacizzazione della parete posteriore del nostro cristallino. Questa parete viene lasciata al suo posto durante l'intervento di asportazione della cataratta, perché ad essa viene appoggiato il cristallino artificiale. Talvolta, però, può accadere che la vista del paziente torni ad annebbiarsi, anche a distanza di tempo. Parliamo infatti di un anno o più dopo l'intervento al quale si è sottoposto. La buona notizia è che la situazione si può risolvere, basta intervenire con un laser chiamato YAG, in grado di eliminare la fribrosi capsulare. Non è una procedura invasiva, e si può eseguire ambulatoriamente. In pochi minuti, assicurano i medici, si torna a vedere perfettamente.

Repubblica riporta il caso di una persona operata di cataratta a entrambi gli occhi. Dopo la buona riuscita dell'intervento, la vista è tornata ad offuscarsi, tanto da far temere all'uomo di avere una ricaduta. A rispondergli è stato un esperto del settore, che spiega come viene effettuato l'intervento di cataratta. "La parte anteriore del sacco capsulare viene aperta per consentire la rimozione del cristallino opaco. A fine intervento all'interno del sacco capsulare completamente svuotato viene alloggiata la lente intraoculare. Un'evenienza molto frequente che può insorgere dopo diversi mesi o anni dall'intervento è l'opacizzazione del sacco capsulare, in particolare della capsula posteriore mentre la lentina intraoculare rimane trasparente per tutta la vita", dichiara. "Questa evenienza detta anche cataratta secondaria può determinare un calo del visus e la visione diventa appannata".

Il consiglio del medico è quello di sottoporsi a una pulizia della

capsula posteriore (capsulotomia). Grazie all'intervento con il laser la vista torna assolutamene nitida. Il trattamento laser è indolore e sicuro, dunque dopo la pulizia si può riprendere tranquillamente la propria vita.

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