![Malattia di Joker, cos'è e come si cura](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/13/1739441025-1.jpg?_=1739442183)
La malattia di Joker è una forma di epilessia che si manifesta con contrazioni facciali, risate fuori controllo e perdita di memoria. Si tratta di un disturbo conosciuto anche come epilessia gelastica, e viene provocato da malformazioni cerebrali, gli amartomi ipotalamici. Convivere con questo problema non è affatto semplice, ma una cura tutta italiana potrebbe cambiare le cose.
Arriva da Verona la storia di Federico Orlandi, un ragazzo di soli 21 anni guarito da questa sindrome grazie a una cura a ultrasuoni effettuata su di lui da un'equipe medica di un ospedale veronese. Il trattamento è il primo in Europa.
Federico è guarito, e lo racconta con la gioia negli occhi. Il ragazzo di Cerro Veronese ha voluto condividere il suo percorso verso la cura definitiva. Il 21enne è stato sottoposto al trattamento nell'aprile del 2022 e da allora sta bene. È stato deciso di dare l'annuncio solo adesso perché in questi anni i medici hanno voluto monitorare la situazione e avere un'idea dello stato di salute del paziente nel lungo periodo. La buona notizia è che Federico non ha avuto alcun tipo di ricaduta, è riuscito a prendere la patente e a trovare lavoro.
"Mi sono ritrovato a ridere in situazioni completamente fuori luogo, come ad esempio durante un funerale, o, ancor più a scuola", ha dichiarato il 21enne, come riportato da Open. "Ora posso finalmente ridere perché lo decido io e perché mi sto divertendo".
Qualcosa che a noi sembra normale, ma che per Federico, fino a pochi anni fa, non era così. Il ragazzo è stato trattato all'ospedale di Borgo Trento, dove l'equipe medica aveva messo a punto un trattamento all'avanguardia a base di ultrasuoni.
Il percorso è stato lungo. Federico e la sua famiglia non hanno avuto subito la diagnosi di malattia di Joker. "Era una malattia congenita, ma solo cinque anni fa ha iniziato a manifestarsi in maniera dirompente. Prima tutti pensavano fosse una mia caratteristica, ma io in realtà sentivo che era strano questo continuare a ridere", ha raccontato il ragazzo. "Ho iniziato a capire quando stava iniziando una crisi, così se mi trovavo in situazioni strane, magari su un treno, fingevo di tossire. Il problema era che poi non mi ricordavo nulla di cosa fosse successo. Ero in quarta superiore: sono stato interrogato e ho preso 4 perché mi sono messo a ridere, rispondendo male alle domande. Il giorno dopo sono andato dal professore a chiedere se fossi stato interrogato, perché non me lo ricordavo nel modo più assoluto", ha aggiunto.
La cura proposta dall'ospedale veronese potrebbe essere una svolta.
Grazie agli ultrasuoni l'equipe è riuscita a surriscaldare le lesioni cerebrali, eliminando la parte lesa che era stata precedentemente individuata con la risonanza magnetica. Sono infatti le lesioni - dei piccoli tumori benigni - a provocare la malattia di Joker. Il tutto senza intervenire chirurgicamente.
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