Con la stagione influenzale che sta per entrare nel vivo sono tantissimi gli italiani che hanno scelto di vaccinarsi contro il virus dell'australiana che quest'anno si annuncia aggressivo. In molti non sanno, però, che il vaccino stagionale che viene somministrato in questo periodo può proteggere anche da patologie ben più gravi come ictus e infarti nei pazienti che già presentano malattie cardiache.
Il risultato degli studi
A mettere nero su bianco le evidenze di molte ricerche ci ha pensato il prof. Giancarlo Marenzi, direttore della Terapia intensiva cardiologica al Monzino di Milano che ha spiegato chiaramente cosa accade con i virus respiratori e la protezione vaccinale. "Studi mostrano che il rischio di infarto e ictus è fino a quattro volte più alto dopo un’infezione delle vie respiratorie - afferma al Corriere. - Vaccinandosi contro l’influenza si riduce il rischio di infezione e, di conseguenza, la probabilità che una risposta infiammatoria e lo stress cardiocircolatorio possano trasformarsi in complicanze cardiache". Nel dettaglio, quindi, i legami tra influenza e infarto dipenderebbero dalla forte risposta infiammatoria innescata dal virus che può aiutare l'insorgenza di trombosi che poi sfociano in ictus e infarti.
L'effetto positivo
Tra gli ultimi studi in ordine cronologico che hanno svelato il rapporto causa-effetto tra la vaccinazione contro l'influenza e gli eventi cardiovascolari c'è quella da poco pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology ha messo in luce che i vaccini contro l'influenza riducono di un terzo (36%) quel tipo di eventi nelle persone che hanno già malattie cardiache. L'esperto spiega che un'altra ricerca olandese da poco pubblicata sulla rivista Nejm Evidence ha evidenziato che rischiano anche sei volte in più l'infarto quei pazienti che hanno contratto l'influenza a sette giorni dal contagio con il virus rispetto a qualsiasi altro periodo dell'anno.
Cosa accade nei cardiopatici
La problematica è stata affrontata nelle ultime ore anche all'interno di una rubrica televisiva "Basta la Salute" in onda su RaiNews24 con il prof. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Ospedale Galeazzi di Milano ha spiegato che l'influenza è una patologia che colpisce più organi e che nei cardiopatici non vaccinati "il rischio di infarto e ictus aumenta di 16 volte". Ecco perché la vaccinazione protegge o riesce ad attenuarne i sintomi.
Quali consigli
Alla luce di questi importanti risultati i cardiologi raccomandano la vaccinazione contro l'influenza ogni anno a chi porta con sé malattie cardiovascolari tra le quali "ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, infarti precedenti o aritmie e per gli anziani (over 65 anni), i quali hanno un rischio maggiore di sviluppare gravi complicanze a causa dell’influenza.
Inoltre per i pazienti ricoverati per infarto miocardico acuto durante la stagione influenzale si raccomanda la vaccinazione prima della dimissione dall’ospedale, qualora non siano già vaccinati", conclude Marenzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.