Giunta in manovra: Fdi prenota otto assessori

Santanchè: "Nuovi equilibri in giunta. La sanità può migliorare". Fontana: "Bertolaso plusvalore"

Giunta in manovra: Fdi prenota otto assessori

La «resa dei conti» inizia con i voti anco-ra da conteggiare. Fdi con la coordinatriceregionale Daniela Santanchè con l’ex asses-sore alla Sicurezza Romano La Russa riven-dica 8 assessorati, la vicepresidenza dellaRegione e la presidenza del consiglio. «FdI - spiega il ministro del Turismo Santanchè - arriva ad avere in Regione un numero di consiglieri molto alto, questo ci fa piacere soprattutto perchè daremo impulso al governo della Regione». Mette le mani avanti il presidente rieletto della Lombardia Attilio Fontana: «Non c'è mai stato un partito che ha imposto il suo punto d vista nella coalizioen». Forse non si erano fatti ancora bene i conti con il risultato incassato dalla Lega (17 per cento) che, sommato a quello della civica Lista Fontana presidente è dietro FdI di due punti: 23 per cento contro il 25 per cento. All'indomani delle elezioni Fontana ribadisce: «Io sono il presidente dei lombardi, non dei partiti», sottolineando il suo ruolo nella formazione della giunta.

Si parla di un patto molto chiaro fatto prima delle elezioni: tra gli assessorati richiesti da Fdi, la Sanità, il Bilancio i Trasporti, Agricoltura, la vicepresidenza della Regione, come spiega La Russa: «Non ci tengo in modo particolare, ma certamente la vicepresidenza andrà a un esponente di Fratelli d'Italia, questo è nelle cose: se il presidente appartiene a una parte politica, normalmente la vicepresidenza viene assunta da un altro partito, in questo caso è il primo partito della coalizione». Una soluzione potrebbe essere accorpare vicepresidenza e un assessorato pesante come quello al Bilancio per FdI: un nome in pole La Russa, appunto, ma possono rivendicare il proprio peso anche Marco Alparone, sottosegretario uscente, eletto a Milano, che potrebbe guidare i Trasporti in caso di un quadro diverso e Franco Lucente riconfermato nel Milanese. Così Christian Garavaglia, ex sindaco di Turbigo, docente alla Bocconi con i suoi oltre 10mila voti a Milano, potrebbe andare all'Istruzione, si dice «pronto a gestire al meglio l'amministrazione pubblica con le sue necessità e le sue esigenze». In odore di conferma al Turismo e Marketing territoriale Lara Magoni (FdI). L'agricoltura è sempre stata in quota Lega, ora potrebbe passare al partito di Giorgia Meloni, determinato sul tema: potrebbe andare a Barbara Mazzali eletta a Brescia.

Aperta la partita sulla Sanità, assessorato particolarmente delicato data la complessità della situazione in Lombardia ma non solo. Così se Santanchè fa pressing - «sulla sanità dobbiamo sicuramente mettere a posto qualcosa, perché è stato fatto un buon lavoro ma bisogna fare di più», ieri il governatore lombardo ha «prenotato» il dicastero per il «tecnico» Bertolaso, non particolarmente gradito alla presidente Meloni, «un valore aggiunto». L'operazione potrebbe essere quella di blindare il Welfare in quota Lista civica Fontana presidente, e consegnarlo a Bertolaso, appunto, che si sarebbe detto disponibile.

Così potrebbero essere cinque gli assessorati alla Lega. Emanuele Monti, già presidente della commissione regionale Sanità, con le sue 6.447 preferenze ottenute a Varese è il più votato nel centrodestra a Varese.

Tra le donne dovrebbero entrare Claudia Terzi già assessore ai Trasporti, che non si è candidata, e Elena Lucchini record woman di preferenze a Pavia. In lizza anche l'ex assessore Massimo Sertori che ha vinto a Sondrio, record man di preferenze a Como l'ex presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, già presidente del consiglio regionale.

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