A vent'anni dalla scomparsa di Ugo Tognazzi (avvenuta il 27 ottobre 1990), il Festival Internazionale del Film di Roma (28 ottobre - 5 novembre 2010) celebra uno dei maggiori attori italiani del Novecento, audace e moderno nell'attraversare gli stili, in grado di unire in un inedito fil rouge maestri della commedia come Mario Monicelli, Luciano Salce, Dino Risi e autori sofisticati e provocatori come Marco Ferreri e Bernardo Bertolucci (il cui film «La tragedia di un uomo ridicolo» gli valse la Palma d'oro per la miglior interpretazione a Cannes nel 1981). Al Festival di Roma la sua presenza attraverserà idealmente tutta la selezione: ogni film in concorso nelle varie sezioni sarà infatti preceduto da «pillole» delle migliori interpretazioni, scelte fra tutta la produzione dell'attore e regista Ugo Tognazzi (che si diresse in cinque film: «Il mantenuto», 1961; «Il fischio al naso», 1966; «Sissignore», 1968; «Cattivi pensieri», 1976; «I viaggiatori della sera», 1979).
L'omaggio più sentito sarà rappresentato dal documentario «Ritratto di mio padre», a Roma in anteprima mondiale, firmato dalla figlia Maria Sole Tognazzi e prodotto dall'Ascent Film di Matteo Rovere, in cui la regista ci restituisce un ritratto del padre costruito non solo attraverso i ricordi, i film, le interviste ai suoi compagni di lavoro (da Monicelli a Scola, da Michel Piccoli a Laura Morante e Valeria Golino) e ai figli Ricky, Gianmarco e Thomas, ma anche grazie a super8 privati e inediti, veri documenti di vita famigliare, sociale e di lavoro sul set. La proiezione del film sarà accompagnata da un incontro dedicato alla figura di Ugo Tognazzi cui parteciperanno la famiglia e molti dei protagonisti che con lui hanno lavorato.
«Fare un film è un'occasione straordinaria per mettere a fuoco uno sguardo sulla vita che mi circonda - scrive Maria Sole Tognazzi - per questo considero a tutti gli effetti "Ritratto di mio padre" come il mio terzo lungometraggio. Questa volta, attraverso mesi di lavoro in moviola con il mio montatore Walter Fasano, rovistando fra super8, fotografie, articoli di giornale, racconti, ho cercato di ricostruire la figura di mio padre, cercando di riaccendere frammenti di memoria, brandelli di emozioni, scoperte e riscoperte di un uomo che ho imparato a conoscere nel tempo, che continuo a conoscere tuttora».
Per concludere, quella del 2010 sarà davvero un'edizione del Festival di Roma nel segno della dinastia Tognazzi. Infatti, verrà presentata nella sezione Eventi Speciali, l'anteprima del nuovo film di Ricky Tognazzi, «Il padre e lo straniero», interpretato da Alessandro Gassman e Ksenia Rappoport e tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo. Una storia intensa e lacerante, prodotta da Grazia Volpi per Ager3 e RaiCinema, che mette in gioco con passione la difficoltà di essere insieme stranieri e padri di bimbi disagiati, due sofferte diversità in un mondo intollerante.
«Il Festival di Roma - sottolinea il regista - è la cornice ideale per "Il padre e lo straniero". Il film si svolge proprio in una Roma misteriosa e caotica come una capitale mediorientale, teatro dell'incontro tra i nostri protagonisti: due padri, un arabo e un italiano che condividono un dolore. La forza scatenata dall'amicizia che si creerà tra i due sarà l'antidoto alla sofferenza e una possibilità di crescita per entrambi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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