Fiamm, la Palladio entra come socio

da Milano

La maggioranza di Fiamm, società attiva nei componenti per auto (è tra l’altro leader mondiale nei segnalatori acustici) passerà a Palladio Finanziaria per 40 milioni. L’operazione si realizzerà attraverso un aumento di capitale di tale importo, interamente sottoscritto dalla società di private equity, che diluirà sotto il 50% la famiglia Dolcetta, oggi proprietaria della totalità delle azioni; le percentuali del nuovo assetto non sono state fissate, poiché dipendono dalla valutazione definitiva della società, che è in corso. La formalizzazione è prevista per la primavera del 2006. Fiamm, storico marchio italiano di batterie per auto e tlc, nel primo semestre del 2005 è tornata all’utile operativo dopo alcuni anni di crisi, che nel 2000 aveva bloccato la già annunciata quotazione; da tempo la famiglia Dolcetta stava valutando l’apertura del capitale a partner finanziari. Il primo semestre si è chiuso con un fatturato di 201 milioni, un margine operativo lordo di circa 14 milioni e un risultato operativo intorno al milione. A far virare in positivo i conti sono stati, in particolare, l’insediamento produttivo per batterie in Cina (controllato all’80%) e quello in India, dove Fiamm ha il 51%, per trombe per auto.

La delocalizzazione di Fiamm, 3mila dipendenti, è cominciata nel ’98 nella Repubblica Ceca, mentre all’inizio del 2005 altre produzioni sono state trasferite in India e Cina, «due stabilimenti che in pochi mesi sono andati in utile, confermando il successo della scelta», spiega Salvatore Torrisi, direttore generale dell’azienda. In India è stata concentrata la produzione di trombe con la contestuale chiusura dell’antico impianto francese Clacson, vicino a Parigi.

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