Fischi, letame e lancio di pomodori Così i pacifisti festeggiano l’esercito

da Milano

Volevano la guerra, hanno rimediato solo qualche figuraccia. E i fischi lanciati contro i militari che sfilavano per la Festa della Repubblica, gli si sono ritorti contro, sommersi dalla disapprovazione dei molti che applaudivano i nostri soldati. È questo il bilancio delle contromanifestazioni organizzate ieri dai pacifisti in alcune città italiane. Ecco com’è andata.
Milano. È finita con alcuni tafferugli e una ragazza ferita la manifestazione organizzata ieri mattina dal centro sociale «Il Cantiere». I contestatori, meno di un centinaio di ragazzi delle scuole superiori e dell’università, avevano chiesto di tenere un presidio in piazza Mercanti, permesso accordato, però in piazza Fontana. Per farsi «sentire di più» i giovani hanno invece deciso di sfilare in corteo lungo via Orefici fino all’angolo con piazza Duomo, dove sono arrivati verso le 12 con scodelle, pentole e cucchiai usati come tamburi, uno striscione contro la guerra («Non più un uomo né un euro per le missioni e le parate di guerra») e le bandiere della pace. Qui è avvenuto lo scontro con gli agenti delle forze dell’ordine che, schierati in tenuta antisommossa, bloccavano l’avanzata del corteo. Nei tafferugli una ragazza è stata ferita al viso.
Torino. Fischi durante la cerimonia dell’alzabandiera per la Festa della Repubblica in piazza Castello. A contestare è stato un centinaio di pacifisti e «antagonisti» riuniti sotto alcune bandiere arcobaleno, di Rifondazione comunista e dei Verdi.
Venezia. Un gruppo di circa 50 Disobbedienti, guidati da Luca Casarini e muniti di fumogeni, razzi e megafoni, hanno invaso piazza San Marco nel tentativo di impedire lo svolgimento delle celebrazioni. Ci sono riusciti per circa due ore, poi la polizia li ha trascinati via.
Bologna.

Anche il segretario provinciale del Prc Tiziano Loreti, e due consiglieri comunali di Rifondazione, Roberto Sconciaforni e Valerio Monteventi insieme al consigliere dei Verdi Roberto Panzacchi si sono uniti al centinaio di no global che ha tentato, senza riuscirci, di rovinare la cerimonia in Piazza Maggiore con fischi e lancio di pomodori.
Alessandria. Durante la notte un gruppo di disobbedienti ha depositato del letame sul palco allestito nei pressi del monumento ai Caduti, dove in mattinata si è celebrata la festa del 2 giugno.

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