Fogazzaro, il «Santo» messo all’Indice

Lo scrittore veneto pubblicò cento anni fa il romanzo-scandalo proibito da Papa Pio X

Cento anni fa, nel 1905, veniva pubblicato il romanzo Il Santo dello scrittore veneto Antonio Fogazzaro (1842-1911). Con quest’opera, Fogazzaro esprimeva molti dei temi e delle aspirazioni di riforma della Chiesa e della cultura cattolica che, in parte, caratterizzarono il movimento modernista. Il Santo, romanzo che fece scalpore, fu messo all’Indice dei libri proibiti dalla reazione antimodernista di Papa Pio X. In occasione del centenario della pubblicazione l’Istituto Veneto di Scienze, lettere e arti ha promosso per oggi (a Palazzo Cavalli Franchetti a Venezia) un convegno di studio che è anche un omaggio a Fogazzaro, che fu presidente dell’Istituto dal 1902 al 1905.
Il romanzo Il Santo narra l’ascesi mistica di Piero Maironi, che si allontana dal mondo per seguire la sua vocazione, facendosi monaco benedettino. Egli comincia a divulgare dal suo eremo idee di profonda rigenerazione della Chiesa, che presto troveranno una certa diffusione. Il tormento religioso di Piero, tuttavia, non cancella il ricordo di Jeanne Desalle, la donna da lui un tempo amata, né gli impulsi della sua natura. Ideale continuazione di Piccolo mondo antico, in cui la passione amorosa è espiata con una scelta di vita ascetica, Il Santo sarà messo all’Indice dalla reazione antimodernista di papa Pio X.
Ne Il Santo, che conclude il ciclo dei romanzi di Fogazzaro, viene esasperata la battaglia modernista e il tema fondamentale dell’opera dello scrittore vicentino: il dissidio tra fede e scienza, tra fede e sensi. Dopo un lungo travaglio spirituale, Fogazzaro fece atto di pubblica sottomissione alla Chiesa.

Anche la critica letteraria cattolica, tuttavia, ha rivisto in tempi recenti il giudizio negativo sull’opera di Fogazzaro, individuando in essa addirittura un innovativo e sentito tentativo di «teologia narrativa», proporre cioè una teologia nella forma di una narrazione.

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