New York - Per il quarto anno consecutivo è Angela Merkel la donna più potente al mondo: in attesa delle prossime elezioni, il cancelliere tedesco si conferma in cima alla classifica stilata da Forbes nonostante l’anno difficile che ha colpito la Germania, alla prese con la dura crisi economica. A rappresentare l’Italia nella popolare classifica delle cento donne più influenti del pianeta, anche quest’anno c’è la primogenita del premier Marina Berlusconi, salita dal trentaquattresimo al trentatreesimo posto.
La classifica delle donne più potenti La graduatoria, stilata ogni anno dalla famosa rivista americana, tiene conto dell’influenza politica ed economica delle candidate, calcolando sia la dimensione dei Paesi o delle imprese che guidano sia la loro esposizione mediatica. Dietro Angela Merkel si piazza Sheila Bair, prima tra le americane, presidente della Federal Deposit Insurance Corp, agenzia del Congresso che assicura i depositi federali; la medaglia di bronzo è invece della numero uno della Pepsi Indra Nooyi.
I nuovi ingressi Tra i nuovi ingressi, si fa notare quello della first lady Michelle Obama, che entra direttamente al quarantesimo posto, due scalini sopra la regina d’Inghilterra: nonostante non abbia un ruolo 'operativ0' e, anzi, si definisca innanzitutto "la mamma di Malia e Sasha", Michelle si è fatta strada - spiega Forbes - "facendo la storia insieme a suo marito, la prima coppia afro-americana alla Casa Bianca". Tra le leader politiche, il primo nome dopo la Merkel è quello del presidente argentino Cristina Fernandez, undicesima; poco dietro, tredicesima, c’è l’indiama Sonia Gandhi. Di Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e di Mondadori e dal 2008 nel board di Mediobanca, unica italiana in graduatoria, Forbes non manca di ricordare le sue parole in difesa del padre colpito dal terremoto Noemi Letizia: "Insultare mio padre - è la citazione della rivista - è insultare me".
Le donne europee Tra le europee, la britannica Cynthia Carroll, Ceo della "Aglo American", segue la Merkel e si piazza al quarto posto in classifica generale; per l’Asia, la più rappresentativa è Ho Ching, quinta, alla guida del fondo sovrano di Singapore, mentre la regina Rania di Giordania raggiunge il settantacinquesimo posto e vince il titolo - dice Forbes - di monarca più tecnologico, con oltre 600 mila appassionati che seguono su Twitter i suoi spostamenti. Nel complesso, sessantatre delle cento donne elencate sono statunitensi, sei fra le prime dieci, per lo più alla guida di colossi industriali; le europee sono diciotto, nove le asiatiche, tre le mediorientali.
Hillary Clinton, l’anno scorso ventottesima nonostante fosse solo senatrice, scivola al trentaseiesimo posto ora che ha il ben più importante ruolo di segretario di Stato. E, a proposito di segretari di Stato, saluta la classifica ed esce di scena Condoleeza Rice, l’anno scorso settima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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