Friuli, un esperto che guarda le trote e uno che deve controllare se nevica

Il Friuli Venezia Giulia ha consulenti esterni per qualsiasi cosa: dalla fauna dei fiumi al clima montano

Friuli, un esperto che guarda le trote  
e uno che deve controllare se nevica

Le consulenze e collaborazioni esterne della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia non mancano certo di curiosa inventiva. C’è chi viene pagato per i rilievi quotidiani delle nevicate e chi si occupa della riproduzione delle trote. Non mancano i consulenti per progetti esotici e costosi come la «salvaguardia delle biblioteche del deserto della Mauritania».

Lo scorso anno la Regione ha autorizzato la spesa di «euro 26.375 per contratti di collaborazione a persone fisiche qualificate esterne all’amministrazione» che d’inverno devono misurare ogni giorno quanto nevica.

Il livello dei fiocchi va controllato in dieci stazioni predisposte, dalle Cave del Predil alla Val Saisera. Tutto regolare, perché esiste una norma «per la prevenzione delle valanghe» che prevede l’utilizzo di personale esterno alla Regione, che probabilmente abita più vicino alle stazioni. Sul decreto di incarico viene candidamente spiegato che utilizzare le Guardie forestali, dipendenti della Regione, «risulterebbe antieconomico per l’amministrazione e probabilmente poco garantito riguardo alla disponibilità dei dati in tempi utili». Così ci pensano i montanari, che arrotondano la pagnotta con una media di circa 2mila euro a testa.

Molta attenzione e altrettante consulenze esterne vengono riservate alle trote. La Regione ha stanziato 5mila euro per un progetto sulle «metodologie e tecniche innovative per la tutela ed il miglioramento delle popolazioni di trota marmorata dei bacini dell’Alto Adriatico». Non una scemenza, ma un progetto «da realizzare nel quadro del programma operativo di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013». Il dipartimento di biologia dell’università di Trieste studia, per 17mila euro, la genetica delle trote dei principali bacini della regione. Non solo: una consulente è stata pagata 4mila euro per favorire «la riproduzione della trota fario selvatica». Oltre che seguire la «stabulazione» ovvero la dura vita delle trote da allevamento nell’impianto di Somplago, Comune di Cavazzo Carnico.

Da poche centinaia a migliaia di euro sono stati spesi dall’amministrazione regionale del Friuli-Venezia Giulia per 640 consulenze. Collaborazioni esterne che vanno dall’«aggiornamento catastale di caselli idraulici situati in provincia di Udine», all’assistenza psicologica degli studenti dell’università di Trieste o il supporto specialistico al servizio di ristorazione dell’ateneo di Udine.
Le collaborazioni esterne curiose e i relativi conti li ha snocciolati Sergio Lupieri, consigliere regionale del Pd. Sul sito della Regione c’è tutto, compresi i decreti in pdf. Secondo il consigliere d’opposizione la Regione ha speso oltre 18,5 milioni di euro negli ultimi due anni. L’assessore al Bilancio della giunta di centrodestra, Sandra Savino, ribatte sostenendo che nel 2008 e 2009 sono stati sborsati solo 6,39 milioni di euro in consulenze e collaborazioni. «Una riduzione del 41,6% rispetto alla giunta precedente di centrosinistra» spiega l’assessore.

In ogni caso dal 2007 a oggi è fondamentale salvare le biblioteche neldeserto della Mauritania. Il progetto costa 923.201 euro, che non sono pochi in tempi di vacche magre. Non solo: 660mila euro li sborsa il ministero degli Affari Esteri e 147.665 la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, che dalla Mauritania dista migliaia di chilometri. Il progetto è stato ereditato dalla giunta precedente guidata da Riccardo Illy. Il fautore dell’iniziativa era stato l’allora assessore alla Cultura di Rifondazione comunista, Roberto Antonaz. La convenzione fra la direzione generale della Cooperazione allo sviluppo della Farnesina e il Friuli-Venezia Giulia per la «salvaguardia delle biblioteche del deserto della Mauritania» è stata firmata il 19 gennaio 2007, ai tempi del governo Prodi. I mauritani pagano un sesto del quasi milione di euro di spesa e al resto ci pensa Pantalone.

La giunta di centrodestra di Renzo Tondo ha continuato su questa strada finanziando corsi di formazione in Italia e Mauritania per il restauro di manoscritti prodotti tra il XII e il XIX secolo. Fra gli ultimi esborsi risultano 21.902,25 euro per tre mesi di lezione, in Italia e a Nouakchott, capitale della Mauritania, di due esperti «in restauro di beni librari».
www.faustobiloslavo.eu

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