FUORI DALLA NOTIZIA - Shakespeare da bardo diventa manovale

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

LA NOTIZIA. Gli archeologi vanno alla ricerca di nuovi indizi sulla vita quotidiana di William Shakespeare (1564-1616) scavando tra i «rifiuti» custoditi nel sottosuolo del giardino della casa un tempo abitata dal grande scrittore e commediografo inglese. Un gruppo di ricercatori, finanziati dal «Shakespeare Birthplace Trust», ha iniziato uno scavo nell'area che circonda la casa di Shakespeare a New Place, nella cittadina di Stratford-upon-Avon, nel cuore delle Midlands Occidentali, dove l'autore di classici della commedia e del dramma come «Amleto» e «Macbeth» nacque e morì.
In quella che fu la sua ultima residenza, dal 1597 fino alla morte avvenuta il 23 aprile 1616, gli archeologi sperano di portare alla luce abiti, documenti, oggetti personali, utensili e perfino gli scarti della cucina. Richard Kemp, direttore del progetto promosso dallo «Shakespeare Birthplace Trust», ha dichiarato: «Noi speriamo vivamente di scoprire resti organici dai quali poter conoscere meglio anche il modo di mangiare di quel gigante della letteratura. Chissà, forse si troveranno gli scarti di qualche sua cena o pranzo. Il nostro sogno più grande è sarebbe comunque riuscire a scoprire il primo abbozzo della "Tempesta", il dramma che noi sappiamo Shakespeare scrisse proprio nella sua casa a New Place».
Kevin Coll, che dirige lo scavo, ha aggiunto: «È molto eccitante lavorare in un luogo così carico di memorie. Cercheremo di portare alla luce i tanti piccoli e grandi resti legati alla vita quotidiana di una grandissima persona». L'archeologo ha detto anche: «Sappiamo che sotto questo edificio esiste un'area acquitrinosa che potrebbe aver perfettamente conservato ossa animali, tessuti e altri reperti». Il progetto sarà portato avanti per tutto il 2010. L'ultima casa abitata da Shakespeare a New Place fu rasa al suolo nel 1759 dal suo ultimo proprietario, l'eccentrico reverendo Francis Gastrell. L'edificio fu ricostruito qualche anno dopo. Nel 1862 un antiquario vittoriano, James Halliwell-Phillipps, condusse scavi parziali dell'area senza risultati apprezzabili. Ora le nuove tecniche più avanzate potrebbero dare risultati migliori di quelli di un tempo. (fonte: Adnkronos, 3 dicembre 2009)

FUORI DALLA NOTIZIA. «Scavare o non scavare; questo è il problema: se sia più nobile al loro posto lasciare i sassi e i detriti dell'oltraggiosa Fortuna, o prender le vanghe contro un mare di rifiuti e riesumandoli por fine ad essi. Picconare - ribaltare - nulla più; e con un turno dire che noi poniamo fine alla doglia dell'archeologo e alle infinite miserie naturali che sono retaggio della curiosità! Questa è soluzione da accogliere ardentemente. Picconare - ribaltare - scoprire forse: ma qui è l'intoppo, quali scoperte possano premiarci in quel lavoro di morte quando ci siamo disfatti di questo tumulto della vita mortale, deve farci riflettere: è la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti.

Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del capo cantiere, le angherie del professore, il disprezzo del giornalista borioso, le angosce del sudore stillante, gli indugi del sovrintendente, la prepotenza del ministro, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due colpi in testa? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e faticando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun tombarolo, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri orari piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la stanchezza; così l'incarnato abbronzato della determinazione si scioglie al cospetto di una birra. E così imprese di nessuna importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso: e dell'azione perdono anche la voglia».

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