L'Aquila - Da questa mattina e fino alla mezzanotte dell'11 luglio è off limits la "zona rossa" che comprende la caserma della Guardia di finanza sede del G8 e un raggio di almeno tre chilometri intorno alla struttura. Dalle 7 di questa mattina - ma oggi c'é stata un po' tolleranza fino alle 12 - è possibile circolare nell'area soltanto se si è muniti di uno speciale pass. Anche i residenti sono sottoposti a norme di controllo e sicurezza e possono viaggiare solo se hanno un permesso e possibilmente a piedi. Chi per lavoro o per chi vi risiede deve muoversi e lasciare la "zona rossa" dovrà farlo a bordo di speciali navette messe a disposizione dalla Protezione civile.
Ma gli interventi della sicurezza non si sono limitati alla zona che ha come baricentro la caserma "Vincenzo Giudice": off limits sono diventati anche alcuni ritrovi sulle colline vicine, dai quali è possibile, con potenti teleobiettivi, 'sbirciare' nella struttura militare. Si é cercato di eliminare l' "effetto Zappadu", il fotografo che dai colli antistanti villa Certosa é riuscito a 'catturare' immagini di vita quotidiana nella residenza sarda del premier. Nessun problema - solo qualche isolato mugugno per il disagio o perché non si era a conoscenza delle misure - nel giorno delle prove generali, quelle che precedono il collaudo vero e proprio previsto per domani, quando il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, tornerà per la 17/ma volta all'Aquila in questo periodo post-terremoto per verificare che tutto sia a posto, nei minimi dettagli: dagli alloggi, alle golf car per gli spostamenti interni, al piccolo museo.
Letta e Bertolaso A dire il vero, un pre-collaudo "istituzionale" lo ha già compiuto oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, il quale - assieme al capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, al comandante della caserma, generale Fabrizio Lisi, e al prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli - ha visitato tutte le strutture che per tre giorni ospiteranno le 39 delegazioni. Alla fine, promozione piena da parte i Letta: "La scuola è una ottima sede, è la più adatta per il G8". Domani, quindi, il premier troverà le cose secondo i programmi.
I tedeschi a Onna Un altro sopralluogo l'ha fatto a Onna l'ambasciatore tedesco Michael Steiner: anche lì tutto è a posto e l'8 mattina, quando la cancelliera Angela Merkel, accompagnata da Berlusconi, andrà a visitare il paese simbolo della tragedia "adottato" dai tedeschi, troverà il segno tangibile che la ricostruzione sta procedendo speditamente. Stando alle prove generali, sembra quindi che l'organizzazione stia funzionando bene. Quanto alle misure su eventuali contestazioni, tutto è top secret, ma si confida anche nel buon senso, data la particolarità della situazione, tanto che Gabrielli ha ripetuto il suo appello: "Sarebbe veramente un delitto sprecare quest'occasione, con episodi di violenza che potrebbero in qualche modo oscurare anche i buoni propositi della ricostruzione".
Il prefetto: non sottovalutiamo i rischi "Siamo all'Aquila, siamo in un territorio terremotato, ma non per questo sottovalutiamo la possibilità che possano esserci presenza per così dire non gradite". Lo ha detto il prefetto dell'Aquila, Franco Gabrielli, intervistato dal Tg1 sui preparativi per il G8 e in particolare sulla misure di sicurezza, ricordando che il summit porterà all'Aquila personalità che sono "non solo le più potenti della terra", ma ciascuna delle quale è possibile obiettivo di "minacce". "Debbo dire e debbo registrare - ha aggiunto il prefetto - che da parte soprattutto dei movimenti aquilani c'é una particolare attenzione a che anche le manifestazioni di dissenso si svolgano nella più assoluta tranquillità e in maniera pacifica. Sarebbe veramente un delitto - è l'appello lanciato da Gabrielli - sprecare quest'occasione con episodi di violenza che potrebbero in qualche modo oscurare anche i buoni propositi della ricostruzione".
Il terzo summit presieduto da Berlusconi Quello dell'Aquila sarà il terzo summit da presidente del G8 per Silvio Berlusconi. E l'esperienza potrebbe essergli molto utile in quello che sarà il suo vertice del record - perché nessun altro leader degli Otto può vantare di aver ospitato i Grandi del pianeta per ben tre volte in 15 anni - ma anche il più delicato. Nel '94, a Napoli, l'assise dei Grandi della Terra filò via relativamente liscia. L'avviso di garanzia che costringerà Berlusconi alle dimissioni arriverà mesi dopo, in ottobre, durante un'altro vertice internazionale, quello dell'Onu sulla criminalità a Napoli. Sette anni più tardi, a Genova, gli scontri, le devastazioni, la morte di Carlo Giuliani sconvolsero il summit, scatenando un putiferio di polemiche e critiche su governo e forze dell'ordine. Ma al centro del ciclone finì l'intero esecutivo e oltre al Cavaliere furono messi sulla graticola Gianfranco Fini, all'epoca vice presidente del Consiglio, per essere stato nella sala operativa delle forze dell'ordine, e Claudio Scajola, allora ministro dell'Interno. La prossima settimana, invece, sarà Berlusconi 'l'osservato specialé di oltre 3.500 giornalisti provenienti da tutto il mondo. Il vertice era partito in discesa: l'idea di trasferirlo dall'isola della Maddalena all'Aquila, la città simbolo del dolore dopo il terremoto del 6 aprile, era piaciuta alla stampa estera. Il Cavaliere avrà i riflettori di tutti i media mondiali puntati addosso e anche i suoi colleghi potrebbero doversi esprimere su di lui. Il summit, proprio per lo spirito che ha portato il governo a trasferirlo dalla Sardegna all'Abruzzo, non potrà che svolgersi nel segno dell'austerità. Berlusconi spingerà quindi sul tasto dell'attivismo. Mostrerà ai leader mondiali ciò che il governo è riuscito a fare dal 6 aprile ad oggi: il programma di ricostruzione, le tendopoli, i progetti per la salvaguardia delle opere d'arte. Ecco perché, come ha annunciato lui stesso, passeggerà accanto a Barack Obama fra le rovine dell'Aquila e porterà Angela Merkel nella martoriata Onna, il paese più colpito dal sisma. L'obiettivo sarà uno solo: mostrare ai grandi della terra, ai giornalisti al loro seguito e al pubblico a casa che il governo italiano ha reagito bene e che lui non si è fatto per nulla influenzare da quella che più volte ha definito "spazzatura" dei media.
Domani il G8 Junior a Roma Al via domani pomeriggio, a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, il Junior 8 Summit, l'incontro, promosso dall'Unicef, che di consueto si svolge a margine del G8 ed al quale partecipano i giovani. Quest'anno sono 56 i ragazzi che vi partecipano, di età compresa tra i 14 e 17 anni, provenienti dai Paesi del G8 oltre che da Brasile, Cina, Egitto, India, Messico e Sud Africa. I ragazzi avranno l'occasione di partecipare ad eventi istituzionali, incontri e conferenze stampa. Le tematiche affrontate durante il J8 sono: i cambiamenti climatici, la crisi finanziaria e lo sviluppo in Africa e il loro impatto sulle vite dei bambini e dei giovani. Una delegazione di 14 ragazzi incontrerà il prossimo 9 luglio i leader del G8 all'Aquila. Il Junior 8 Summit è organizzato dall'Unicef in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, l' Ufficio Sherpa, la Protezione Civile, il Ministero dell'Interno, il Ministero della Gioventù, il Ministero dell' Istruzione e il Comune di Roma.
Alla cerimonia di domani è prevista, fra gli altri, la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, del Ministro della gioventù Giorgia Meloni, del presidente dell'Unicef Vincenzo Spadafora, del Presidente dell'Autorità garante dei dati personali Francesco Pizzetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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