ROMA - Diego Della Valle torna all'attacco sul fronte Generali. Ma questa volta non ce l'ha con il presidente Geronzi con il quale si è incontrato oggi nel cda di Rcs («È andata educatamente bene», ha detto), ma con il vicepresidente della compagnia triestina Vincent Bolloré che si è astenuto sul bilancio del Leone mettendo in discussione la put relativa alla joint venture con la compagnia ceca Ppf che secondo il finanziere bretone varrebbe fino a tre miliardi di euro.
«Fidatevi solo di quello che dice Perissinotto», ha commentato Della Valle a margine della presentazione del Master Mediaset-Iulm, perché «si tratta di una società seria» e per questo «non badate alle stupidaggini che sentite dire in questi giorni in un modo irresponsabile». Una polemica diretta con Bolloré giacché il rimando all'amministratore delegato Giovanni Perissinotto riguarda l'importo dell'opzione put in mano all'azionista e consigliere ceco, Petr Kellner.
Generali «è una società di primo ordine, specchiata, gestita in un modo eccellente», ha proseguito Della Valle. «Se qualcuno - ha aggiunto - vuole alzare un po' di polverone per il proprio tornaconto personale, fa malissimo. Oltre che una grande azienda, le Generali sono anche un asset di questo Paese e quindi le dobbiamo tutti proteggere ed evitare che vengano utilizzate e strumentalizzate per interessi personali di qualcuno».
«Del resto - ha sottolineato - il Cda ha parlato chiaro, all'unanimità meno uno: questo è un Paese serio, anche se qualcuno non ci crederà. Le Generali sono una cosa seria, il cda è composto da persone serie e perbene».
Generali in Borsa ha gudagnato l'1,5% a 14,91 euro.
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