Genova investe sui suonatori ucraini

Roberta Bottino

Chi non conosce il complesso musicale popolare «Ajushka», il gruppo «Izumrud», o l'orchestra «Bailam»? L'assessore alla Promozione della città Anna Castellano li conosce bene, tanto che per averli a Genova ha tolto dalle magre casse di Tursi, la bellezza di 45 mila euro. Bruscolini, se si pensa alla «grandezza» di questi «ensamble». «Avere nella nostra città grandi virtuosi è stato importante - ha spiegato l'assessore -. Pensare che New York ha dovuto aspettare quattro anni e pagare cento milioni euro». Che fortuna e che privilegio ha avuto la Capitale europea della cultura 2004! Peccato però che il capogruppo di Alleanza Nazionale a Tursi non sia d'accordo con l'assessore Castellano. «Vorrei capire l'utilità di simili incontri - tuona Gianni Bernabò Brea -. Noi per essere un Comune all'avanguardia e dinamico dobbiamo organizzare questo tipo di manifestazioni assurde. Accordi bilaterali con realtà così diverse dalla nostra, in un momento in cui l'amministrazione piange miseria, mi sembra che servano solo per sperperare denaro pubblico».
Volantino in mano, il capogruppo di An si chiede a cosa possa essere servito un seminario sulla «mobilità e sul trasporto pubblico» con il dirigente del dipartimento del traffico di Ekaterinburg, o l'incontro sulla «pianificazione strategica» con il capo gabinetto del sindaco della città russa. «A Ekaterinburg viaggeranno ancora con il calesse», ironizza Bernabò Brea. «Sarebbe bene che leggesse il programma nel dettaglio - dice stizzita la Castellano -. Attraverso i protocolli di scambio con altre città riusciamo a ottenere riscontri positivi di carattere istituzionale, economico e culturale. Solo lo scorso anno eravamo ospiti a Mosca, e la città era tappezzata di manifesti con il nome di Genova. Ora tutti ci conoscono e il turismo si è incrementato dopo la nostra campagna di promozione. Il gioco vale la candela».

Speriamo che a forza di spendere, la candela di Tursi non si consumi troppo. E sempre in attesa di conoscere, magari dall’agenzia turistica «In Liguria», il numero dei turisti arrivati a Genova da Ekaterinburg (se possibile detratti gli ospiti pagati dall’amministrazione comunale).

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