Botte a chi non la pensa come la Cgil

Botte a chi non la pensa come la Cgil

(...) Tutto inizia venerdìmattina. Sembra una riunione come le altre nella sede degli Industriali genovesi. Un po’ calda magari, ma che il clima tra le diverse sigle sindacali non sia dei migliori non è certo una novità. Anzi, recentemente la vertenza Finmeccanica sembrava quasi aver rasserenato i rapporti. Sul tavolo stavolta c’è però il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Le soluzioni proposte da Uilm e FimCisl sono ancora una volta diverse da quelle radicali dei colleghi della Fiom Cgil. Ma l’incontro dovrebbe servire proprio a questo, a discutere. In effetti la discussione c’è e si scalda subito, persino troppo. L’accordo tanto atteso non arriva e la seduta viene tolta. Sembra l’ennesimo tentativo andato a vuoto dopo qualche netta divergenza. Invece no. Mauro R., funzionario sindacale della Uilm, fa per andarsene quando Ivano M., rappresentante della Fiom Cgil si rivolge a lui per provocarlo. Quelle che sono le parole esatte vengono riferite nel verbale dei carabinieri: «Vaffa... te e gli altri scribacchini dell’Associazione Industriali, scemo di m...».
Il delegato Uilm ovviamente non se ne sta e torna indietro per chiedere spiegazioni. Il suo tono non è certo dei più pacati: «Ritira quello che hai detto», gli intima con fare deciso. Ma la risposta del sindacalista rosso non si fa attendere. E non è più dialettica. Un pugno in pieno volto e una serie di diretti sul naso e all’altezza degli occhi. L’aggressione viene fermata a stento da altri sindacalisti e dagli increduli presenti, mentre Mauro R. viene accompagnato in bagno per sciacquarsi il volto. La successiva visita al pronto soccorso del San Martino conferma che le ferite sono esattamente quelle che può provocare una raffica di violenti pugni: trauma facciale con ecchimosi periorbicolare sinistra, trauma contusivo alla mano sinistra, dice il referto che si conclude con una prognosi di 15 giorni salvo complicazioni.
Tutto il materiale, compreso il referto medico e la lista dei testimoni è nelle mani dei carabinieri ai quali la vittima dell’aggressione ha sporto denuncia. La denuncia politica invece viene fatta con qualche giorno di «ritardo» dal segretario generale Uilm Liguria, Antonio Apa. L’attesa è semplicemente dovuta al fatto che il sindacato ha provato ad aspettare un gesto di scuse, una presa di distanze da parte della Cgil. Almeno una telefonata dispiaciuta al sindacalista pestato. Nulla di nulla. «È un atto gravissimo che lede i principi di consueta dialettica tra i rappresentanti dei lavoratori - tuona la Uilm -.

Questi accadimenti alterano l’equilibrio dei rapporti tra le parti e le organizzazioni sindacali così faticosamente raggiunti sulla vertenza Finmeccanica». I metodi democratici della Fiom Cgil ora rischiano soprattutto di far male ai lavoratori in attesa del rinnovo del contratto.

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