La «disneyland» costruita a fine '800 rivive grazie al Fai

Una Disneyland ottocentesca, realizzata da un nobile che seppe diventare imprenditore e allo stesso tempo promotore della propria città. Villa Pallavicini, a Pegli, è al centro della 21ª «Giornata di Primavera del Fai» a Genova. Gli otto ettari di parco e i monumenti che vi insistono sono oggetto di interventi di ristrutturazione che il Comune sta conducendo attingendo ancora a 3 milioni di euro di fondi delle Colombiane, e nella primavera del 2014 l'intero complesso dovrebbe tornare a splendere. Intanto sabato e domenica dalle 10 alle 18 si potranno visitare il parco e l'Orto Botanico, mentre gli iscritti al Fai, fondo per l'ambiente italiano, avranno accesso anche al cantiere di restauro del Castello e del Mausoleo del Capitano (ma esiste la possibilità di iscriversi in loco). La villa fu inaugurata nel 1846 in occasione dell'8° Congresso degli Scienziati Italiani, affermandosi presto come uno dei più celebrati parchi europei. La realizzazione fu voluta da Ignazio Alessandro Pallavicini, che aveva ereditato la proprietà dalla zia Clelia Durazzo Grimaldi, illustre naturalista a cui si deve l'Orto Botanico: La novità fu che il marchese la trasformò in una moderna attrazione turistica a pagamento, in grado di richiamare consistenti flussi di visitatori in quella che stava diventando una rinomata località climatica internazionale. Per realizzare un percorso di sicuro richiamo, il marchese ingaggiò Michele Canzio, scenografo del Teatro Carlo Felice, che concepì proprio una sorta di raffinata Disneyland ottocentesca nella quale i colti visitatori potevano ritrovare luoghi e situazioni dell'immaginario letterario dell'epoca. Di qui gli effetti prospettici, gli emozionanti contrasti le grotte e i laghi, i giochi e gli scherzi d'acqua disseminati lungo il percorso provocano ancor oggi lo stupore e il divertimento del pubblico. Il tutto è organizzato come uno spettacolo teatrale: dopo il prologo, attraverso il Viale Gotico e il Viale Classico, si arriva al primo atto incentrato sulla Natura, con macchia mediterranea, zona tropicale e uno straordinario bosco di camelie. Il secondo atto si snoda nella parte alta del parco, dove ci sono il Castello e il Mausoleo del Capitano in corso di restauro, vestigia della Storia. Da qui si prosegue con il terzo atto, dedicato alla Purificazione, con la discesa agli inferi e la successiva catarsi nella luce del paradisiaco Lago Grande (un tempo in barca, ora a piedi), con al centro il neoclassico Tempio di Diana e ai lati il Tempio di Flora, l'obelisco egizio, la pagoda cinese, l'altalena, e in alto il chiosco turco. Il percorso si conclude infine con la visita all' Orto Botanico, in collaborazione con l'Associazione Pegliflora. «Villa Pallavicini è uno dei Luoghi del Cuore del Fai più amati dai cittadini genovesi e non solo - dice Sonia Cevasco Asaro, capo delegazione Fai Genova - Si è infatti classificata al secondo posto nel IV censimento nazionale 2008, con ben 6.170 segnalazioni di persone allarmate per lo stato di degrado e abbandono in cui oggi versano la Villa e il suo splendido parco, considerato uno tra i più straordinari giardini romantici d'Europa».

Nei due giorni a Pegli si potrà anche visitare l'Oratorio di San Martino, sede dell'omonima confraternita, che metterà in mostra le sue cappe storiche e «armerà» i Cristi per regalare uno straordinario colpo d'occhio ai visitatori. A guidarli ci saranno i «ciceroni» del Fai, giovani volontari che illustreranno al pubblico le ricchezze della villa, anche in lingua inglese per eventuali turisti stranieri.

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