(...) Uno scherzo, un gesto di intimidazione o solo il naturale evolversi di una situazione di tensione che pare non diminuire? Le indagini sono in corso, ma è chiaro che il clima acceso della sera prima non ha certo contribuito a calmare i più arrabbiati, o meglio le più arrabbiate.
L'aria era tesa sin dalla fine del pomeriggio di venerdì, molte discussioni per strada e poi al termine della fiaccolata in difesa delle donne, organizzata da «Se non ora quando», si è sfiorata la rissa tra manifestanti e fedeli. Un gruppo di manifestanti è infatti entrato in chiesa con alcuni cartelli in cui veniva ricordato il comandamento non uccidere, il tutto mentre era in corso una preghiera per Andrea Calevo, il giovane imprenditore rapito poco distante San Terenzo. La tensione è subito salita e così anche i volumi delle voci, alla fine qualche spintone, grida ed accuse lanciate tra i due gruppi che si sono contrapposti dentro il santuario, ma l'incidente sembrava chiuso. Nella notte invece è arrivato il falso pacco bomba e così la tensione in paese è tornata. Un clima pesate e sembra che in molti non siano motivati a dare ascolto ai tanti appelli ad abbassare i toni. Le notizie ormai rimbalzano in tutta la penisola e così a dare sostegno alla scelta polemica del parroco ora c'è anche lo sito Pontifex.roma.it nel quale si afferma: «Don Corsi? Santo subito». A far eco all'appoggio c'è già un'altra manifestazione contro il parroco di San Terenzo.
Oggi un gruppo di donne si presenterà alla messa nel Duomo di Carrara, provincia toscana molto vicina a San Terenzo, in minigonna, con tacchi alti e vestiti provocanti. A lanciare la controffensiva, verso chi giustifica la violenza contro le donne, è stata Alessandra Verdini, specializzata in antropologia culturale e operatrice del centro antiviolenza di Pisa «Casa del donna». Un tamtam di adesioni via web e sono proprio i social network a diventare lo strumento migliore per promuovere la manifestazione. A cercare di sdrammatizzare la situazione ci pensa il parroco del Duomo di Carrara, don Raffaello Piagentini che ha così commentato la notizia: «Non le manderò via, ma mi sembra una bischerata. La chiesa ha già condannato la scelta di affiggere il volantino».
Intanto il parroco santerenzino non è più in canonica, ma in un luogo di riposo.
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