(...) Dall'istituto, e più in particolare dagli stipetti degli insegnanti, nulla è stato sottratto. Secondo le prime ipotesi avanzate dai carabinieri il malvivente avrebbe legato la donna per garantirsi una fuga più agevole, ritardando la richiesta di aiuto e di conseguenza l'arrivo delle forze dell'ordine. Segni di effrazione sarebbero stati rilevati su una porta secondaria.
Il malvivente potrebbe essere passato dal parco comunale di villa Rocca che confina proprio con il plesso scolastico che all'interno ospita anche le elementari, le medie e le superiori: «È probabile sia entrato da lì - osserva il direttore dell'istituto Pier Giorgio Solari - in quell'area stazionano spesso dei balordi; temevamo potesse succedere una cosa del genere - ammette sconsolato Solari - tanto è vero che abbiamo fatto installare un impianto di allarme». In passato, però, mai nulla era successo.
E allora rimangono i dubbi: un gesto dimostrativo? Un tentativo di rapina finito ancor prima di iniziare? Nessuna ipotesi, al momento, viene scartata. I punti oscuri della vicenda rimangono comunque molti. A partire dalle motivazioni che avrebbero spinto un uomo ad introdursi all'interno di una scuola a pochi minuti dall'arrivo di insegnanti e bambini, armato di coltello, nastro adesivo e corda, senza tra l'altro rubare nulla, nemmeno la borsetta della maestra immobilizzata.
La svolta, adesso, potrebbe arrivare grazie all'imponente impianto di videosorveglianza presente in città: subito dopo l'episodio le immagini sono passate al setaccio dei carabinieri chiavaresi.
Gli occhi elettronici per scoprire il volto e dare un nome al malvivente che ha spaventato un'intera scuola.
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