Reagisce al rapinatore ma finisce in ospedale

Privatizzazione dell'Aeroporto all'ordine del giorno del Comitato portuale di oggi, nel corso del quale sarà presentata la proposta del tandem di vertice dell'Authority (60% delle quote), presidente Merlo e segretario generale D'Aste, per la cessione dello scalo, «coinvolgendo» gli altri due soci. Che sono Camera di commercio (25%, con diritto di prelazione) e Adr (15%). Un coinvolgimento che non sembra andare a genio all'ente camerale, tanto che il presidente Odone ha dato incarico al «diplomatico» Cino Negri di rappresentarlo a Palazzo San Giorgio, con delega ad astenersi sulla «vendita congiunta». Il ragionamento è semplice: se le quote di maggioranza valgono, poniamo, 100, le quote di minoranza non possono essere valutate in ugual misura, e quindi l'eventuale «vendita congiunta» deve tenerne conto (secondo le teorie di Cuccia buonanima, per cui le quote non si contano, ma si pesano...). Ma è soprattutto dietro le quinte che la privatizzazione del «Colombo» assume i contorni di una vera e propria contesa a suon di decine di milioni di euro, almeno 30, che corrispondono a quanto è valutata la quota dell'Authority. All'orizzonte si profila l'ipotesi di una Camera di commercio pronta ad acquisire l'intero pacchetto-Autorità portuale, magari con i soldi della Carige, ma solo se viene anche individuato un «socio di mestiere» disposto a scendere in campo e far decollare finalmente lo scalo.

Che poi questo socio (o soci?) corrisponda al nome di Aldo Spinelli, Giuseppe Rasero, Gian Luigi Aponte, Vito Gamberale è ancora da verificare. In questo caso, si tratterebbe di imprenditori di prima fila, e tutti col portafoglio molto ben fornito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica