Regioni, sì ad occupazioni senza danni

(...) L'affermazione clamorosa arriva nel corso di una seduta di consiglio regionale che si trascina tra interrogazioni superate dai tempi di attesa per la risposta e la difficoltà a trovare qualche assessore presente in aula. A sollevare il caso è il consigliere biasottiano Aldo Siri, che ottiene finalmente di mettere all'ordine del giorno una sua vecchia interrogazione fatta nel momento in cui i centri sociali avevano occupato «Palazzo Grillo». Appena sgomberati da «Palazzo Giustiniani» si erano trasferiti di qualche metro e aveva preso possesso di un'altra dimora storica, di pregio. Erano diventati «padroni» di uno dei palazzi dei Rolli, considerato patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Lo stupore di Siri era legittimo: quel palazzo, tra le altre cose, aveva già ottenuto finanziamenti per alcuni interventi di restauro. Soldi che sarebbero stati a rischio nel caso in cui i lavori non fossero partiti nei termini previsti. Insomma, l'ennesima occupazione abusiva si sarebbe potuta rivelare una vera rovina.
All'interrogazione di Siri risponde l'assessore alle Politiche abitative, Giovanni Boitano. E finché fa la cronaca dell'accaduto non dice nulla di clamoroso. Spiega anzi che l'occupazione avvenuta l'8 agosto dello scorso anno si è conclusa senza incidenti particolari il 16 ottobre. Già, ma l'Arte, l'agenzia regionale proprietaria dell'immobile, cosa ha fatto? Perché ha tollerato l'occupazione? «La nostra preoccupazione era che durante la presenza degli esponenti dei centri sociali non avvenissero danneggiamenti irreparabili alla struttura - assicura Boitano -. Che simili occupazioni non avvengano più sarà molto difficile, ma quando ci sono in ballo siti di questo genere, occorre fare attenzione».
Concetti pesantissimi: la Regione alza bandiera bianca e ammette che i raid dei centri sociali non possono essere evitati. Non solo: bisogna stare almeno un po' attenti se entrano in edificio di pregio. Altrimenti? Va tutto bene? L'intervento dell'assessore si concentra poi su quella che è stata la preoccupazione della Regione. «Abbiamo ottenuto una proroga dei finanziamenti, e dopo lo sgombero è stato possibile dare il via ai lavori a Palazzo Grillo - sottolinea con soddisfazione Boitano -. Il progetto prevede la creazione di una struttura ricettiva di lusso, con 25 stanze, al piano alto. Sotto invece verranno realizzati spazi espositivi. Il tutto servirà a rivitalizzare l'intera zona. Il fine lavori è stimato per l'ottobre 2014». Prima di concludere la risposta, l'assessore però torna sul tema fondamentale, sulla «risposta» che va data a certe occupazioni abusive: «Con l'occasione ringrazio le forze dell'ordine, il questore, che hanno agito con buon senso. Se fosse stato necessario, sarebbero intervenuti prima - ribadisce l'assoluzione agli occupanti -. Ma visto che non ci sono state accensioni di fuochi o altri episodi che potessero pregiudicare gravemente e irreparabilmente la struttura, hanno preferito aspettare il tempo necessario per liberare lo stabile». Concetto ribadito: se non fanno danni, possono stare.
E anche il consigliere Siri, al termine della risposta, si allinea: «Mi rendo conto che non sia possibile impedire un'occupazione abusiva - riprende le parole di Boitano -. Ma è giusto lanciare un messaggio di rispetto delle regole.

E sono comunque contento di aver scoperto che i lavori non saranno pregiudicati e di conoscere il progetto e i tempi di esecuzione». Dall'aula di via Fieschi, di fatto, viene legittimata la tolleranza alle occupazioni: l'importante è che i centri sociali, se scelgono palazzi storici, non facciano troppi danni. Altrimenti nessun problema.

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