René, l'antipolitico che ha anticipato Grillo di vent'anni

«Beppe Grillo? Lo conosco bene, abbiamo parlato tante volte a tavola, insieme ad amici comuni, della partitocrazia e dei problemi italiani, per questo motivo, adesso che il suo movimento è arrivato così il alto, sento di scrivergli questa lettera aperta». In tanti conoscono René Andreani a Genova. Personaggio dalle tante sfaccettature, dalle esperienze nel mondo della goliardia nella Compagnia dei Tubbi, a Pegli, alla promozione dell'alimentazione crudista e vegana per cui è diventato negli ultimi anni instancabile divulgatore, con molte pubblicazioni al suo attivo. Ma René Andreani è anche un uomo politico, eletto negli anni Novanta tra i Radicali: al fianco di Marco Pannella e Emma Bonino in tantissime battaglie, non ultima quella per dimostrare che la politica non è legata al potere di una carica istituzionale. Per questo motivo, eletto parlamentare nella IX legislatura, dal 1983 al 1986, con Bettino Craxi presidente del Consiglio, caso più unico che raro rinuncia all'incarico «per dare un segnale a tutti, radicali compresi che si può fare politica anche senza avere una poltrona a Montecitorio». Rimane in carica un giorno e si dimette. «Contrariamente a quello che hanno scritto alcuni giornali - dice - non ho riscattato il vitalizio relativo a questa legislatura e quindi per quel mandato parlamentare non ho percepito alcuna pensione». In seguito è stato consigliere comunale di Genova con i Verdi, ma si dimette perché viene rieletto in Parlamento. «Di politica ne ho masticata tanta nella vita e le battaglie che vedo fare adesso all'amico Beppe Grillo sono in parte quelle che con Radicali di Pannella abbiamo fatto da trent'anni a questa parte», dice sornione Andreani, che ricorda la campagna contro il finanziamento pubblico ai partiti o le battaglie contro la fame nel mondo e la militarizzazione. A raccontare la sua storia per lui ci sono le tante foto che lo ritraggono in varie manifestazioni in giro per il mondo. Nel 1982 è il primo a praticare l'obiezione fiscale contro le spese militari, e aderisce al contempo alla campagna nazionale contro il pagamento del canone Rai. Nel 1983 si batte tramite il partito Radicale per aumentare i minimi di pensione e contro l'immunità parlamentare.

Quando sente che un argomento è di particolare importanza non esita a mettersi in campo in prima persona, come quando organizza in maniera solitaria nel 1986 le prime manifestazioni per chiudere il centro cittadino alle automobili. Nel 1987 manifesta davanti alle ambasciate di Lisbona e Madrid in favore degli ebrei sovietici che non riescono ad emigrare in Israele. Chissà se Beppe Grillo lo vorrà ascoltare.

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