Lo scalo marittimo della Spezia naviga a gonfie vele, per la gioia degli operatori del settore e, soprattutto, del presidente dell'Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, gratificato di considerazioni trasversali anche dagli schieramenti politici. Ma Forcieri, in passato già parlamentare e sottosegretario, resta pur sempre un esponente del Pd, pronto a subentrare alla Camera, in chiusura di legislatura, alla dimissionaria Giovanna Melandri, e in corsa ovviamente per le prossime elezioni. Si è parlato in particolare di questo, dunque, ieri in occasione della conferenza stampa di fine anno che riguardava il porto. D'altronde sono le ultime ore per compilare la rosa dei candidati alle primarie del centrosinistra e per insistere sul candidato che potrebbe orientare verso lo schieramento di Bersani i voti dei moderati.
Occhi puntati così su Forcieri che, dopo essere stato relegato ad un posto poco felice nella lista delle scorse elezioni (provocando le ire di molti e conquistando lo stesso tanti voti) oggi viene tirato per la giacca da chi lo vorrebbe nel ruolo di salvatore di uno schieramento diviso in fazioni. Il telefono di Forcieri, anche durante il tradizionale saluto di fine anno, non smette mai di squillare e lui esce più volte dalla stanza per «fare il punto della situazione». All'altro capo dell'apparecchio vi sono amministratori locali e personaggi pubblici che vorrebbero forzare la mano. Forcieri, però, ha scritto una lettera al segretario Moreno Veschi in cui spiega di non avere intenzione di autocandidarsi e che è soddisfatto del lavoro che sta svolgendo in porto.
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