Lo Spezia riparte dal «toscanaccio» che ama la farinata

Adriano Celentano è il suo cantante preferito. Muscoli e spaghetti allo scoglio sono il piatto clou. I dvd con le partite di calcio da tutte le parti del globo la passione «che va oltre il lavoro». Giuseppe Pino Vitale, nuovo direttore sportivo dello Spezia, parla chiaro: «In tivù guardo partite anche per semplice relax». Toscanaccio di Firenze con un lungo passato nel Granducato, per ultimo tredici anni nell'Empoli, ma andando più indietro ecco la formidabile Lucchese fine anni '80 che ha scatenato anche qualche mal di pancia nelle frange più estreme del tifo spezzino, subito censurate dal patron Gabriele Volpi. «Il mio contratto è giorno per giorno. Se faccio bene il presidente mi tiene. Se faccio male amici come prima», osserva.
Lui non cerca alibi o frasi fatte. È schietto, ama il profilo basso, fa poche promesse, ed è pronto anche alla battuta ma quando si parla di calcio preferisce non scherzare: «Il nostro compito è chiaro. Chi viene a Spezia ha l'obbligo morale e sportivo di darsi un obiettivo. Il nostro sono i play off. Non posso certo affermare di essere qui per galleggiare. La squadra ha le potenzialità e anche le possibilità visto che siamo a pochi punti dalla zona spareggi per provarci», spiega Vitale in sella dallo scorso martedì quando è stato presentato ufficialmente insieme al nuovo allenatore, Gianluca Atzori, che ha rescisso il suo rapporto con la Sampdoria per rimettersi in gioco a Spezia. I due hanno preso il posto di Nelso Ricci, ex diesse, e Michele Serena, allenatore. «Atzori e io abbiamo un compito: migliorare quello che è stato fatto finora - spiega - noi ci conosciamo bene. È uno bravo. L'ho avuto come calciatore all'Empoli. Lo Spezia ha scelto bene».
Per stare subito nel «clima-Spezia» ha scelto di non fare il pendolare. «In questi giorni sono stato a Lerici, poi mi sposterò in città - spiega - sono un amante della cucina ligure e del mare. La bellezza dello Spezzino e della Liguria non la scopro io, amo i piatti di pesce, il pesto e quando ho la possibilità non manco di assaggiare la farinata».
Nel frattempo c'è da dare anche una sistemata alla squadra. Lo Spezia deve rinforzarsi. Soprattutto dietro, ma Vitale e Atzori si muoveranno senza stravolgimenti. «Tutto è migliorabile nella vita - dice Vitale - anche una squadra di pallone. Ma va fatto con precisione». Tanti comunque i nomi affiancati allo Spezia dal tam tam del calciomercato favorito anche dalla pausa lunga, si riprenderà infatti il 26 gennaio contro il Verona in casa. Le possibili cessioni potrebbero essere quelle di Rui Mario (difensore), Crisetig (centrocampista) e Pichlmann (attaccante).

Sul fronte arrivi si sta lavorando per un centrale e un esterno oltre a un portiere per cui si fa il nome del genovese Puggioni e al difensore del Catania, Potenza. Per l'attacco gira il nome di Zizzari, spezzino di nascita, e a centrocampo ecco Rizzato e Valdifiori.

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