Geometria urbanistica nella culla dell'Impressionismo

Sulla Manica, all'estuario della Senna, è unica per l'omogeneità della sua planimetria mescolata a ville dell'800-'900

Dora Ravanelli

Le Havre: una perfetta geometria urbanistica, l'ampia area portuale, 2 km di spiaggia con variopinte cabine. Ma anche città Art-Deco e dell'Impressionismo, di cui è una delle «capitali» come testimonia l'imperdibile mostra «Dufy au Havre», 70 opere del maestro Raoul Dufy, al museo d'arte moderna MuMa (www.muma-lehavre.fr, fino al 3.IX) in onore del concittadino che tanti capolavori dipinse ispirandosi al luogo, bagnato da una luce unica. Le Havre: 175.000 ab., costa della Normandia, affacciata sulla Manica all'estuario della Senna; crocevia di commerci fin dal 500, quando re Francesco I ne fece «il» porto per eccellenza. Bombardata all'80%, fu ricostruita dall'arch. Auguste Perret che adoperò, per primo, in case a uso civile il cemento armato, nobilitandolo: nacquero 10.000 appartamenti in blocchi di 3-4 piani su 150 ha. Dal 2005 il centro è dichiarato Patrimonio mondiale per la modernità e omogeneità della sua architettura geometrica. Da visitare l'appartamento-tipo di Perret al 181 di rue V. Hugo, stupefacente per la modernità delle soluzioni interne, la modulazione degli spazi e della luce. Case, sì, ma anche l'Hotel de Ville, il municipio con 2 torri di 17 piani (dall'ultimo si domina tutto) e l'ampia rue Foch che porta al mare attraverso la solenne Porte Océane.

Il capolavoro di Perret è la chiesa di St.- Joseph, somigliante a un faro ottagonale su struttura quadrata, calcestruzzo, 107 m d'h., 12.768 tessere di vetro colorato, opera di M. Huré, che mutano di tonalità, secondo luce e ora, riflettendosi all'interno. Un caleidoscopio. All'ombra della chiesa, l'Hotel Vent d'Ouest (www.ventdouest.fr, 35 camere, da 120 euro), gradevole atmosfera marinara. In centro, Le Volcan, dell'arch. Niemeyer, disegna un'agora con forme monumentali candide, ricurve, cilindriche, rampe, oblò: luogo d'incontro e di cultura, teatro, mediateca e biblioteca su 5.200 mq. La zona pedonale è a due passi con Les Halles, mercato coperto, condensato di eccellenze alimentari. Sulla piazza omonima la torrefazione storica Duchossoy e Le Bistrot des Halles con menu di tradizione. In centro, anche: Le Grignot, cucina di pesce; La Taverne Paillette, un'istituzione, con il banco delle ostriche; Les Enfants Sages, giardino, salette, buoni piatti; Le Margote, moderno; La Petite Brocante, bistrot dello stellato chef locale Jean-Luc Tartarin, inusuali ed eleganti abbinamenti di sapori. Ottima la pasticceria Mazzoni e, per acquisti, sidro e foie gras a La Feuille de Vigne; vestiti e accessori vintage griffati da Le Fermoir de Mon Sac. Il MuMa, già citato, raccoglie una collezione di tele impressioniste seconda solo a quella parigina. E' un cubo trasparente sulla punta della passeggiata a mare. Ecco rue de Paris con la Cathédrale Notre-Dame, antica, bombardata, ricostruita.

Sul colorato mercato del pesce s'affaccia la Maison de l'Armateur (1790), cioè monsieur Foache, che v'installò uffici e magazzini: ha forma ottagonale a 4 piani, che si fa rotonda, con un lucernario che illumina la scalinata e gli ambienti arredati. All'88 di rue Bretagne, la casa più antica (600 anni) e in rue Bellarmato il secentesco Hotel Dubocage, giardino e 2 dimore col museo di storia cittadina. La contigua chiesa St.-François conserva un prezioso arazzo visibile la domenica. All'angolo, Le Salon des Navigateurs del «barbiere di bordo» Lecompte che, oltre a tagliare i capelli, ha ricreato 2 sale da coiffeur con oggetti anni '40-60 e un piccolo museo della Marina.

Il quartiere Eure, ex area di stoccaggio merci, è in evoluzione: il palazzo dell'Ensm, la scuola superiore di nautica; i Docks Vauban (1846), ora centro commerciale; i Bains des Docks, il complesso dell'arch. Nouvel, come terme romane con marmi e mosaici: 32 milioni di tessere! La prima piscina cittadina, in stile Deco e funzionante, è in cours République, salendo verso il colle (anche con la storica funicolare). In alto, con vista sull'estuario della Senna, ecco i Jardins Sospendus, ex forte del XIX sec., verde, piante rare e serre in onore dei botanici del passato. E poi la Chapelle N.-D. des Flots, cara ai naviganti, zeppa di ex-voto. Il quartiere collinare S.

te-Adresse è ricco di ville 800-900 da scoprire percorrendolo fino a tornare sul lungomare. Panorama superlativo sulla Manica seduti al caffè Au Bout du Monde. Il tramonto è indimenticabile. Info: www.lehavretourisme.com; www.france.fr; www.airfrance.com.

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