Gesù mago come Harry Potter E negli Usa la Chiesa protesta

Gesù mago come Harry Potter E negli Usa la Chiesa protesta

New YorkDopo le avventure del genere fantasy del mago adolescente Harry Potter, il regista Chris Columbus si dedica adesso ad un fanciullo ancor più dotato. Il regista statunitense sta infatti per portare sul grande schermo Gesù Cristo, ancora fanciullo, mentre a sette anni lascia l’Egitto insieme a Maria e Giuseppe per tornare nella sua terra.
Columbus ha annunciato di aver acquistato i diritti cinematografici del romanzo di Anne Rice, la regina della fiction sui vampiri, che sei anni fa aveva deciso di mettere da parte horror e streghe e di dedicarsi a tutt’altro genere di letteratura. Christ the Lord: Out of Egypt, che Columbus porterà sullo schermo nel 2012, probabilmente prima di Natale, fu il primo romanzo dell’annunciata trilogia della Rice sulla figura del Messia. Trilogia ancora incompleta, poiché dopo aver pubblicato il secondo titolo, Road to Cana (uscito nel 2008), l’autrice aveva improvvisamente rinunciato a portarne a termine il terzo volume, The Kingdom of Heaven.
Columbus, che aveva diretto le prime due pellicole su Harry Potter e la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, aveva portato sullo schermo anche un altro classico per l’infanzia, Mamma ho perso l’aereo. Il regista ha acquistato attraverso la sua casa di produzione 1492 Production i diritti del best seller della Rice e ha scelto come regista Cyrus Nowrasteh, che ha scritto la sceneggiatura a quatto mani con sua moglie Betsy Giffen. Proprio la Rice aveva contattato la sceneggiatrice offrendole di scrivere l’adattamento della storia del giovane Gesù dopo aver ammirato il suo film intitolato The stoning of Soraya M. sull’uccisione di una donna iraniana falsamente accusata di adulterio.
Columbus si è detto fiero di far parte del team produttivo del film: «Sono certo che la storia ha del potenziale per diventare un classico, oltre che per piacere ad un pubblico molto ampio».
Era dai tempi di The Passion che la figura del Messia non tornava sul grande schermo, anche se le fonti dalle quali la Rice ha tratto l’ossatura del suo romanzo faranno discutere: In Out of Egypt il piccolo Gesù fa ritorno alla sua terra alla morte di Re Erode, ma si ritroverà nel mezzo di una rivoluzione. L’autrice ha tratto dai vangeli apocrifi molti dei dettagli storici e culturali nella storia che è raccontata dal punto di vista di Gesù. Il quale a sette anni inizia a rendersi conto dei suoi straordinari poteri quando riesce a far volare uccelli d’argilla, a far nevicare o a riportare in vita un compagno di giochi. Rimasto nel Tempio, in uno dei capitoli salienti della narrazione Gesù domanda ai rabbini il significato della strage dei neonati ebrei ordinata da Erode nei giorni della sua nascita. Scoprendo così di essere stato proprio lui la causa dell’eccidio, Gesù si ammalerà di una febbre altissima, mentre Maria e Giuseppe lo cercheranno disperatamente nelle strade di Gerusalemme.
E sono proprio queste licenze letterarie della Rice a creare timori tra i cristiani: Columbus potrebbe trasformare il giovane Messia in un Harry Potter dell’antichità, che prende possesso dei propri «poteri» divini così come il ragazzino inglese si capacita della propria magia. C’è quindi da aspettarsi un film sacrilego? La metamorfosi di Columbus - da regista di genere fantasy a produttore di uno dei capitoli più dolci delle Sacre Scritture - può essere giustificata, in effetti, dal semplice richiamo dei dollari, ma la audience cristiana, soprattutto negli Usa, sta crescendo rapidamente, coccolata anche da un nuovo filone cristiano del cinema americano, e Columbus non vuole rischiare di esacerbarla. Eppure la sua attrazione per il romanzo della Rice non sembra avere alle spalle un rigurgito di fede simile a quello che aveva spinto l’autrice ad abbracciare il cattolicesimo. «Una chiesa litigiosa, ostile, anti gay, anti democrazia, anti secolare», ha protestato l’anno scorso la Rice gettando via il contratto per il terzo romanzo sulla vita di Gesù e i suoi Vangeli. «Nel nome di Cristo smetto di essere cristiana».


Ma la sua invettiva è cessata nel giorno in cui ha firmato il contratto, miliardario, per i diritti di Out of Egypt, che Columbus si affretta a portare sullo schermo, probabilmente con un cast d’eccezione e un giovanissimo attore che si troverà sulle spalle un’enorme responsabilità.

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