Giovani rom si prostituiscono davanti al cimitero

È accaduto in un insediamento abusivo vicino all’Ortomercato. I carabinieri: «Rapina o regolamento di conti tra disperati»

Storie di miseria e sesso a Desio. Alcune zingarelle, anche minorenni, «presidiano» le due entrate del cimitero centrale, apparentemente per mendicare qualche spicciolo. In realtà, secondo diversi racconti giunti al sindaco Giampiero Mariani, sembra che diversi uomini, per lo più anziani, allunghino dieci o venti euro e si appartino dietro il muro di recinzione del camposanto per palpeggiare (e forse non solo) le giovani rom. Sembra che la cosa vada avanti da parecchio tempo. Ma quando la polizia locale, allertata dal primo cittadino, arriva sul posto le ragazzine sono già fuggite. «A quanto mi risulta - dice Giampiero Mariani – sono giovanissime che vengono da fuori città. Non voglio che succeda più nulla del genere. È una vergogna che uomini di una certa età abusino in questo modo di minorenni». Diversi frequentatori del cimitero hanno intuito la vicenda e si sono precipitati in comune. «Non voglio più vedere insediamenti abusivi e carovane di rom insediarsi sul nostro territorio soprattutto vicino al palazzetto dello sport in via Serao, dove spesso arrivano “ondate” di zingari in occasioni di feste e matrimoni» continua il sindaco, che annuncia la linea della tolleranza zero e ha chiesto ufficialmente la massima allerta a Giuseppe Zuccalà, il comandante della polizia locale, che numerose volte l’anno è impegnata in operazioni di sgombero delle carovane che considerano la città natale di Pio XI, una zona ambita per stazionare.

Intanto, anche i due nomadi agli arresti domiciliari in un paio di camper in via Molinara, ai margini della Valassina, dopo l’intervento deciso dei leghisti, hanno dovuto alzare le tende. «Sembrava difficile vista la decisione della magistratura - conclude il capo della giunta - eppure alla fine siamo riusciti a mandar via anche loro. Adesso mi risulta che siano a Cesano Maderno».

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