Da Gnutti 310 milioni alle banche

da Milano

È di circa 310 milioni di euro la somma che Fingruppo e Gp Finanziaria, due tra le holding di Emilio Gnutti, hanno versato alle banche che risultavano titolari di un credito pignoratizio. È quel che emerge dalla relazione del custode giudiziario Emanuele Rimini presentata lo scorso 14 marzo ai pubblici ministeri di Milano, che indagano su Bpi e sulla scalata ad Antonveneta, dopo aver ricevuto l’autorizzazione a vendere le azioni della banca padovana libere da sequestro di proprietà delle due società di Gnutti e dei fratelli Ettore Fausto e Tiberio Lonati.
Secondo la relazione le plusvalenze derivate dalla cessione dei titoli Antonveneta e depositate come «corpo del reato» su un conto aperto presso l’agenzia del palazzo di Giustizia della Banca Nazionale del Lavoro superano gli 80 di milioni di euro su un totale di oltre 722 milioni, incasso derivante dalla vendita dei titoli ad Abn Amro.
I creditori pignoratizi di Fingruppo Holding sono Unicredit Banca d’Impresa alla quale sono stati versati oltre 90 milioni di euro e Bam che ha ricevuto poco più di 95 milioni di euro. Le banche creditrici di Gp Finanziaria sono invece Bam alla quale sono stati versati circa 23 milioni di euro, Banca Intesa con oltre 2 milioni e 500 mila euro e il SanpaoloImi con 98 milioni.

Intanto ieri l’agenzia Fitch ha alzato il rating di Banca Antonveneta da A- ad A+: il rating per il breve periodo è passato da F2 a F1 mentre l’outlook rimane stabile. «Le valutazioni riflettono il successo di Abn Amro nell’incrementare la propria quota di Antonveneta oltre il 75%».

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