Ogni studente di chimica conosce Dmitri Mendeleev e la sua tavola degli elementi. Quella che nel 1975 il poeta e chimico Primo Levi definì "una poesia". Con un doodle che lo riprende sullo sfondo della "tavola pitagorica" dei chimici, Google ricorda il 182esimo anniversario della nascita dello scienziato russo.
Mendeleev ebbe un'intuizione geniale e riuscì nell'impresa che molti suoi colleghi avevano già tentato prima: mise in ordine gli elementi chimici e dimostrò che esisteva un principio generale in grado di coordinarli tutti, definendo con esattezza quale grandezza stava alla base di questo coordinamento.
Dispose così i 63 elementi allora conosciuti in una tavola e lasciò tre spazi vuoti per quelli ancora ignoti. Scandio, gallio e germanio furono scoperti alcuni anni dopo e andarono a occupare i posti lasciati liberi nella tavola: i tre elementi possedevano le proprietà fisiche previste dalla loro posizione della classifica di Mendeleev.
È il 1869 quando il chimico russo nato a Tobolsk nella sperduta Siberia l'8 febbraio 1834 scoprì la legge della periodicità e creò la tavola periodica, in cui gli elementi erano ordinati sulla base del loro numero atomico (cioè il numero di protoni all'interno del nucleo).
Mendeleev disse di avere avuto l'idea in sogno e quando si svegliò scrisse subito
quanto ricordava: in pochi giorni sviluppò una prima versione della tavola che poi perfezionò.Per le sue idee riformiste lo scienziato fu a lungo osteggiato dall'impero zarista. Morì il 2 febbraio 1907 a San Pietroburgo.
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