Il governo Letta è sempre più in bilico. Alfano: "No a canne e matrimoni gay"

Il vicepremier avvisa il Pd: "Se propongono il matrimonio gay ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate"

Il governo Letta è sempre più in bilico. Alfano: "No a canne e matrimoni gay"

Tensione nella maggioranza. E stavolta non c'entrano i soldi (gli scatti degli insegnanti), con le conseguenti liti tra i ministri Saccomanni e Carrozza. Stavolta in ballo c'è una questione etica. "Se propongono il matrimonio gay - avverte Angelino Alfano, con riferimento alle unioni civili e alle possibili proposte del Pd nel patto di governo - ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all’opinione pubblica". Un avvertimento secco, che non ammette possibilità di incomprensioni né vie di mezzo. E per qualcuno evidenzia il possibile - in un futuro non troppo lontano - riavvicinamento tra il Nuovo centrodestra e Forza Italia. In attesa di scoprire cosa accadrà, vediamo come spiega la propria posizione il ministro dell'Interno: "Io non sono affezionato al termine moderati - dice alla presentazione del libro-manifesto di Ncd - sono affezionato al sistema di ideali e valori e i nostri valori sono quelli per cui la società è precedente allo Stato e i diritti non li concede lo Stato ma vengono prima. Noi crediamo che la vita qualcuno la dà e qualcuno la toglie e quel qualcuno non è il parlamento e crediamo che la famiglia sia fatta da un uomo e una donna e che quella descritta nella costituzione è quella in cui continuare a credere e questa famgilia merita di essere difesa contro i tentativi di smontarla".

No a canne, adozioni gay e immigrati

"Siamo al governo - prosegue Alfano - per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi. Se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati. Questo è il riformismo di sinistra. Noi siamo dall’altra parte"

Tiepido sul Jobs Act del Pd

Alfano si mostra tipeido, per non dire sprezzante, nei confronti del piano del Pd sul lavoro. Per dirlo usa l'inglese: "Job act si the same old soup, è la stessa zuppa di sempre". "Siamo alle perifrasi", abbiamo detto in inglese quello che la Cgil da decenni dice in italiano sul contratto unico".

Niente rimpasto di governo

Il vicepremier tocca anche un altro argomento di estrema attualità, il rimpasto di governo: "Se qualcuno porrà il problema (del rimpasto, ndr) lo affronteremo, ma non mi pare il punto essenziale per superare il 2014".

Chiudere sulla legge elettorale

"Abbiamo intenzione di chiudere entro la prima settimana di febbraio la legge elettorale alla Camera". Per il vicepremier è un atto di fiducia nei confronti di Matteo Renzi, dimostrando di credere che non voglia "utilizzare l’approvazione della legge elettorale per andare al voto".

Quanto ai contatti tra il leader democratico e Silvio Berlusconi, "non ci vedo nulla di strano e nulla di male", dice Alfano, spiegando che qualora tra i due dovesse intervenire un accordo su un modello non gradito al Nuovo centro destra "faremo le nostre valutazioni politiche".

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