Norme anti-branco e Daspo per i minori di 12 anni: il piano della Lega contro la criminalità

L'aumento di reati compiuti da minori ha fatto scattare l'allarme. Salvini annuncia una "proposta anti-branco" per i più giovani

Norme anti-branco e Daspo per i minori di 12 anni: il piano della Lega contro la criminalità
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In Italia sono in aumento i reati compiuti dai minori di 18 anni, ma anche di 12 anni, come dimostrano gli stupri di gruppo di Caivano e Palermo, le molestie sulla ragazzina in spiaggia e, non ultime, le tante risse che quotidianamente vengono registrate dalle cronache che hanno come protagonisti minorenni o ragazzi poco più che maggiorenni. Nel nostro Paese si sta evidenziando con sempre maggiore incidenza una vera e propria emergenza. Il campanello d'allarme è suonato da tempo e il governo è allo studio di un sistema per arginare il fenomeno, come ha spiegato Matteo Salvini intervistato dal quotidiano L'Eco di Bergamo.

"Pene severe per chi pubblica video con atti di violenza, soprattutto contro inermi", ha dichiarato il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, aggiungendo che sarebbe opportuna anche una "ammonizione" per i ragazzini dai 12 anni in su, una sorta di daspo per quando sono ancora non imputabili. Il vicepremier le ha definire "proposte anti-branco", una misura che ha soprattutto il compito di fungere da deterrente per l'eventuale commissione di crimini. In riferimento alle baby-gang, sempre più frequenti nelle città italiane, soprattutto in quelle di dimensioni medio-grandi, con particolare attenzione a quanto accaduto di recente a Bergamo, Salvini ha spiegato: "Bande di ragazzini, in gran parte di origine straniera, hanno costretto le autorità a controlli straordinari in alcuni punti strategici come Propilei, piscine Italcementi, OrioCenter, Luna park".

Quindi, il viceministro ha spiegato: "Da leader di un partito di maggioranza, ricordo che la Lega ha presentato un disegno di legge che è all'esame della commissione parlamentare". Nel disegno di legge è inclusa anche la "proposta anti-branco" nella quale, quando si tratta di minori di 12 anni, è prevista una sanzione amministrativa per i genitori. La specie di saspo, ha aggiunto, "Non è un'azione per spalancare le celle ai giovani problematici. Concretamente, consentirebbe allo Stato di intervenire anche sui ragazzi attualmente non imputabili per dare una sorta di cartellino giallo".

Oltre a questo "vogliamo pene severe per chi pubblica video con atti di violenza, soprattutto contro inermi, e la possibilità di lavori socialmente utili o processo minorile certo per i reati commessi in gruppo".

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