Superbonus e pensioni, in arrivo il Milleproroghe: cosa deciderà il governo

Entro il 31 dicembre verrà approvato anche il decreto Milleproroghe. Tajani: "Stiamo lavorando per una proroga del Superbonus"

Superbonus e pensioni, in arrivo il Milleproroghe: cosa deciderà il governo
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La legge di Bilancio verrà approvata il 29 dicembre, entro il limite per evitare l'esercizio provvisorio, ma in cantiere c'è anche il decreto Milleproroghe, che verrà approvato entro la fine dell'anno e che contiene ciò che non è stato inserito in Manovra. Se ne parlerà oggi alle 18 nel corso del pre-Cdm, in vista del Consiglio dei ministri che si terrà invece domani a partire dalle 15.30. È uno dei temi sul tavolo, insieme ai tre decreti legislativi in materia di adempimento collaborativo, contenzioso tributario e diritti del contribuente.

Tra gli argomenti che dovranno essere discussi per il Milleproroghe c'è il Superbonus: il governo non ha intenzione di concedere alcuna proroga ma Forza Italia è in pressing, come ha spiegato il segretario del partito azzurro, Antonio Tajani, a margine di una conferenza stampa alla Camera: "Il giudizio di FI sulla manovra è positivo, abbiamo ottenuto quello che chiedevamo, stiamo lavorando per una proroga del Superbonus, soprattutto per chi ha i lavori oltre il 70% vedremo se nel Milleproroghe o in altre soluzioni legislative". Al momento, il termine ultimo per produrre le fatture utili per il rimborso del 110% è il 31 dicembre e poi, dal 1 gennaio, ci sarà un rimborso del 70%. Sul tavolo ci sono diverse alternative allo studio sulle quali il governo si confronterà nelle prossime ore nel tentativo di trovare una soluzione condivisa.

Ovviamente, non c'è solo il Superbonus nel Milleproroghe. Dovrebbe essere inserita in questo dl anche la possibilità per i medici di andare in pensione a 72 anni, in deroga alla legge Fornero. Per gli altri professionisti non ci dovrebbero essere cambiamenti, con la conferma della pensione a 67 anni e con 20 anni di contributi. Il Milleproroghe proverà anche a intervenire sulla disciplina dello smartworking per il pubblico, che al momento è previsto fino al 31 dicembre per i soli lavoratori fragili, mentre il privato ammette anche i genitori con figli di età inferiore ai 14 anni. Questo intervento appare più complicato per la mancanza di adeguate risorse.

Ci sono poi le richieste che provengono dai cittadini, come il rinvio dello stop del mercato tutelato del gas. Tutto dipende in gran parte dalle risorse disponibili e dallo spazio di manovra a disposizione per muoversi. Già da oggi si potranno avere le prime indicazioni in attesa del Cdm di domani.

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