Rho (Milano)Si dice che gli assenti hanno sempre torto, e lEicma 2009 che chiude oggi non fa che confermare questa affermazione. Se alla vigilia si pensava che il ruolo di monopolio avesse giocato a favore della rassegna milanese, i primi bilanci provvisori riportano un successo ben superiore alle attese. Diventato nel 2009 lunico Salone mondiale delle due ruote, non per scelta, ma di fatto per la rinuncia degli organizzatori delle altre manifestazioni internazionali, lappuntamento alla Fiera di Rho ha catalizzato lattenzione del settore. Lassenza di qualche grande non ha certo scoraggiato gli addetti ai lavori, tantomeno gli appassionati. E i costruttori hanno risposto nel modo più corretto, con proposte in grado di soddisfare ogni gusto. Nel rispetto dei pronostici, Mv Agusta F4 1000 e Ducati Multistrada si sono giocate il ruolo di regine. La prima è una sportiva esclusiva, più potente e leggera della precedente che già era considerata unopera darte, alla quale spetta il compito di prolungare la vita a un marchio italianissimo, messo in vendita dagli americani di Harley-Davidson. La seconda è invece una moto pensata, come indica il nome, per tutti i percorsi. Tuttavia va oltre la semplice impostazione di enduro, poiché è progettata per affrontare senza troppi compromessi la pista, i viaggi, la città e i percorsi fuoristrada.
Per farlo si affida allelettronica, con quattro diversi programmi in grado di modificare la potenza (tra 150 e 100 cavalli), lerogazione, e anche la taratura e lescursione delle sospensioni. I numerosi modelli pronti per entrare in produzione, dalle Bmw con i nuovi motori boxer bicilindrici più potenti, alla Kawasaki Z1000, una tra le nude di maggior successo, resa ancora più attraente, hanno dovuto dividere la scena con una parata di concept bike, di prototipi inattesi. I tedeschi hanno attaccato con la Concept 6, una grintosa sei cilindri in linea dallo stile particolare, e lItalia ha risposto su più fronti. Tra le moto «vere» ci ha pensato Moto Guzzi, con tre evoluzioni futuristiche sulla base del motore bicilindrico V12. Sono la Lm, riedizione della storica Le Mans, la X con impostazione supermotard estrema, e la Strada, unaggressiva naked polivalente. Tra gli scooter con lUsb di Piaggio, uno studio di ibrido urbano che promette consumi da primato: 1,5 litri per 100 chilometri. Questo modello con doppio motore, a scoppio ed elettrico, non è tuttavia la sola proposta sul tema delle nuove tecnologie. In risposta a quanto visto al Salone di Tokio, molti costruttori hanno lavorato sul tema ibrido ed elettrico.
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