Guerra tra bande, «sprangati» due romeni in una baraccopoli

Presi a sprangate durante un tentativo di rapina. E i protagonisti del fattaccio - vittime e aggressori - sono tutti romeni. Sì, di nuovo loro, i romeni. Una constatazione che nulla ha a che fare con il razzismo o i pregiudizi se si pensa che, appena otto giorni fa, eravamo alle prese con un duplice omicidio commesso in un campo abusivo di roulotte e baracche abitato da rom bosniaci, nella zona di Muggiano. Stavolta il fatto di cui ci occupiamo è decisamente meno grave e l’ammasso di baracche interessato si concentra lungo l’ex scalo ferroviario Vittoria, in un’area sterrata e boschiva tra piazza Cartagine e via Lombroso dove, poco lontano dalla zona dell’Ortomercato, vivono almeno una quindicina di persone.
È lì che sabato sera, intorno alle 22, Marinel B., 30 anni e Nicolae P., 38enne, entrambi romeni, mentre dormivano in queste baracche di fortuna sono stati aggrediti da un gruppo di loro connazionali armati di spranghe. «Li abbiamo sentiti parlare la nostra lingua, ma non sappiamo cosa volessero veramente» hanno spiegato le vittime ai carabinieri giunti poco dopo sul posto insieme alle ambulanze del 118. I militari pensano a una rapina, un gesto tra disperati (a Nicolae hanno rapinato il portafoglio, ndr) o a qualche regolamento di conti. Il bilancio non è da capogiro, ma nemmeno di lievissima entità: Marinel, che al momento dell’arrivo dei soccorsi aveva il volto tumefatto e pieno di sangue, ora è ricoverato al Fatebenefratelli con ferite al capo e alle gambe, mentre Nicolae è al Policlinico con un taglietto in testa. Per il resto tanti, dolorosissimi lividi.
«È necessario nominare al più presto un commissario straordinario per i rom» ci ha tenuto a ribadire il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune Riccardo De Corato. Lo aveva già detto, infatti, proprio il 19 agosto, quando il duplice omicidio nella baraccopoli di rom bosniaci a Muggiano aveva riacceso i riflettori sui campi nomadi e sui romeni.
«Di fronte all’ennesimo regolamento di conti tra bande armate - continua De Corato - intervengano prefetto e questore. Ma è evidente che qualche contromisura deve essere presa contro l’emergenza romeni: sono presenti in numero esorbitante sul nostro territorio. Il Comune, da parte sua, continuerà a far sgomberare i campi abusivi».


Intanto il vicesindaco ha fissato per la settimana prossima un incontro con il console generale della Romania a Milano, il professor Mircea Gheordunescu. «Mi aspetto che il diplomatico possa parlare ai capi tribù e riesca a mettere fine a questa guerra tra clan».

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