L'esercito privato degli ayatollah: chi sono i pasdaran, le forze nel mirino di Israele

Le Guardie della rivoluzione sono state istituite nel 1979, all'indomani della cacciata dello shah di Persia. Nel corso degli anni, sono diventate un'organizzazione sempre più numerosa e ben radicata nella vita politica iraniana

L'esercito privato degli ayatollah: chi sono i pasdaran, le forze nel mirino di Israele
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Il raid israeliano a Damasco ha eliminato membri di spicco del corpo delle Guardie della rivoluzione islamica, la forza militare più potente dell’Iran. In particolare, la morte di Mohamed Reza Zahedi è stato il colpo più duro inferto ai cosiddetti pasdaran da quando gli Stati Uniti hanno ucciso Qassem Soleimani, comandante delle forze Al Quds.

La nascita dopo la rivoluzione del 1979

La rete della milizia degli ayatollah, però, è ben radicata e ben lungi dall’essere completamente distrutta. Questo corpo militare è stato istituito all’indomani della rivoluzione del 1979, come forza altamente ideologizzata e coesa al servizio diretto della Guida suprema Ruhollah Khomeini in grado di controbilanciare l’esercito regolare. Al tempo, infatti, molti temevano che i militari potessero ribaltare il nuovo governo islamico e facilitare il ritorno dello shah di Persia, fuggito da Teheran.

Nel corso degli anni, l’influenza e il potere dei pasdaran sono cresciuti notevolmente. Sono stati schierati durante la guerra tra Iraq e Iran (settembre 1980 – agosto 1988) e, grazie al supporto dell’establishment politico, sono diventati un’organizzazione sempre più numerosa e strutturata gerarchicamente. Nel 1985, Khomeini ha approvato la creazione di una loro forza aerea e navale.

Islamic Revolutionary Guard Corps

Il potere politico dei pasdaran

Con l’ascesa dell’attuale Guida suprema Ali Khamenei nel 1989, le Guardie della rivoluzione hanno iniziato a immischiarsi nella vita politica del Paese, in particolare dall’elezione del presidente Mohammad Khatami (1997-2005), la cui agenda riformista minacciava di ridurre il potere sia dei pasdaran, sia dei religiosi più conservatori. L’ayatollah ordinò la creazione di una forza di intelligence delle Guardie, in modo da rafforzare il loro controllo sul Paese. Il vero punto di svolta per il dominio dei miliziani islamici si ebbe durante la presidenza di Mahmoud Ahmadinejad (2005-2013), un veterano del corpo. Molti ex ufficiali ottennero incarichi governativi e i pasdaran ottennero innumerevoli contratti statali e miliardi di dollari per portare avanti grandi progetti. Nel 2009, i Guardiani della rivoluzione si rivelarono essenziali nella soppressione delle rivolte studentesche.

La Forza Quds, il reparto d'élite

Il vero potere dei Pasdaran, però, risiede al di fuori dell’Iran. Il suo reparto d’élite, la Forza Quds, funge da lunga mano degli ayatollah in tutto il Medio Oriente. È sceso in campo per la prima volta nel 1982, durante la guerra civile libanese, ed è stato fondamentale per la creazione degli Hezbollah. Negli anni novanta, è stato coinvolto in Afghanistan a sostegno dell’Alleanza del Nord contro i talebani. Dopo l’invasione statunitense dell’Iraq e la Primavera araba, la Forza Quds ha aumentato la sua presenza in tutto lo scacchiere del Levante: in Siria è intervenuta a sostegno del regime di Bashar al-Assad e ha preso le redini della lotta allo Stato islamico; in Yemen ha supportato la rivolta degli Houthi e continua tutt’oggi ha rifornirli di materiale bellico; in Iraq ha assistito nell’organizzazione di una galassia di milizie sciite che contribuiscono alla destabilizzazione del Paese e hanno lanciato diversi attacchi contro le basi americane nell’area.

Per quanto riguarda il fronte palestinese, il reparto speciale ha addestrato i terroristi di Hamas e fornito loro le armi e le informazioni d’intelligence necessarie a portare a termine gli attacchi del 7 ottobre.

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