"Terrorismo contro la Germania": Lavrov attacca gli Usa su Nord Stream

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavorv ha sferrato un duro attacco contro l'Occidente: "Vuole isolarci ma ha fallito". Mosca intanto convoca il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere del sabotaggio contro il gasdotto Nord Stream 2

"Terrorismo contro la Germania": Lavrov attacca gli Usa su Nord Stream

L’Occidente? Ha fallito nel suo tentativo di isolare la Russia e sta facendo di tutto per trasformarla in uno stato canaglia. Nel suo intervento alla Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Sergej Lavrov ha sparato a zero contro il blocco occidentale e definito il nuovo obiettivo di Mosca.

Secondo il ministro degli Esteri di Vladimir Putin, il Cremlino ha intenzione di mettere fine al dominio mondiale occidentale per costruire un sistema più giusto nei rapporti internazionali. Lavrov ha inoltre toccato anche altre tematiche rilevanti, come il futuro dell’Ucraina e l’incidente che ha coinvolto il Nord Stream.

Il discorso di Lavrov

Lavrov ha subito attaccato il blocco occidentale, inteso come gruppo formato da Stati Uniti e Unione europea. Per il ministro, la politica dell'Occidente per trasformare l'Ucraina in una roccaforte anti-russa starebbe raggiungendo il punto di non ritorno. Non solo: lo stesso Occidente – termine utilizzato più volte dall’alto funzionario di Mosca - "vuole trasformare la Russia in uno stato canaglia ma non è riuscito a isolarci".

Il ministro ha sottolineato che il Cremlino sta "rafforzando i legami con la Cina" e che "i tentativi di isolare la Russia sono falliti". Lavrov ha quindi ricordato che Putin adotta una "politica estera finalizzata la rafforzamento della difesa degli interessi nazionali, ma anche della cooperazione internazionale". E questo nonostante "gli Stati Uniti e i loro alleati stiano conducendo contro di noi una guerra ibrida che è stata preparata per molti anni".

Nello specifico, lo scopo di questa guerra, ha proseguito Lavrov, "non è solo sconfiggere il nostro Paese sul campo di battaglia, distruggendo l'economia russa", ma anche "circondarci di un cordone sanitario, trasformandolo in una specie di Paese emarginato".

Per quanto riguarda, invece, l’incidente capitato al Nord Stream, il ministro russo è stato chiaro: "L'Occidente sta mentendo alla Russia su quanto accaduto realmente al Nord Stream", ovvero sulle esplosioni di settembre che hanno danneggiato il gasdotto. "Tutti ci hanno mentito: ora nascondendo la verità sugli attacchi terroristici al Nord Stream", ha ribadito.

L’obiettivo della Russia

Le linee di politica estera russa sono state aggiornate, ha aggiunto Lavrov, e adesso l'obiettivo di Mosca è quello di mettere fine al dominio mondiale dell'Occidente per costruire un sistema più giusto nei rapporti internazionali.

"La nostra politica estera aggiornata - ha sottolineato - evidenzia il bisogno di mettere fine al monopolio dell'Occidente costruendo un sistema globale che impedisca di perseguire interessi egoistici, e che sia basato invece su un equilibrio giusto e universale degli interessi, come richiesto dalla Carta delle Nazioni Unite".

Le parole sul Nord Stream

La Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il 22 febbraio per discutere del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2. "Alla luce delle nuove informazioni sull'esplosione del gasdotto Nord Stream, abbiamo richiesto una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 22 febbraio alle 15 a New York", ha scritto Dmitry Polyansky, primo vice rappresentante permanente della Federazione Russa presso le Nazioni Unite.

Nel frattempo Lavrov è tornato a parlare dell sabotaggio al Nord Stream 1 e 2. A detta del ministro è stato un "atto di terrorismo" non solo contro la Russia ma anche contro la Germania, che è stata "umiliata".

Lavrov ha chiamato in causa gli Usa, affermando che "vogliono risolvere non solo la questione russa ma anche quella tedesca, in modo che Berlino non abbia mai più un ruolo" sulla scena internazionale.

Con il sabotaggio, ha detto ancora Lavrov, è come se fosse stato detto: "Sono gli Usa e non la Germania a decidere sull'approvvigionamento del gas al popolo tedesco".

Gli Usa sono sempre stati contrari alla realizzazione del gasdotto attraverso il Mar Baltico che collega direttamente la Russia alla Germania, realizzato da un consorzio di cui facevano parte la Gazprom russa insieme a società tedesche e di altri Paesi europei.

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