"Staremo a vedere cos’ha in mente”. Anche il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, riflette sulle ultime mosse del capo delle truppe dei miliziani della Wagner, Yevgeny Prigozhin.
Che significato ha la momentanea avanzata verso Mosca da parte delle truppe della Wagner?
“Prigozhin ha ritenuto di essere giunto a un punto cruciale della parabola che lo ha portato alla critica del sistema militare russo ed evidentemente ha in mente un salto di qualità nella sua presa di scena".
Chi è militarmente più forte?
“Se mettiamo a confronto le truppe della Wagner con l’esercito russo è chiaro che non c’è paragone, ma se, Prigozhin ha in mente altre forme di intervento che solo lui può concepire, allora la partita è tutta da giocare. Se usa le sue truppe per operazioni non convenzionali, cambia tutto”.
Pensa che vi saranno delle diserzioni nell’esercito russo?
“Scricchiolii nell’esercito russo ce ne sono già da parecchio tempo. Si tratta di vedere come Prigozhin saprà entrare in queste crepe e avvantaggiarsene. Difficile che vi sarà un collasso di massa dell’esercito di Putin, ma qualche defezione vi sarà perché è un esercito colpito anche nel morale. Molti militari russi non comprendono le ragioni della guerra e pensano di essere stati mandati al macello. La propaganda di Prigozhin contro la gerarchia militare russa è possibile che faccia presa sull’esercito consapevole che è stato mandato allo sbaraglio”.
In questo contesto, come giudica l’operato della Nato?
“La situazione è critica e mi sembra che la Nato non sia più rigorosa nel seguire le regole che si è data perché questo sarebbe il momento più adatto per
l’applicazione dell’articolo 4 del Trattato. Questo articolo dice che, quando c’è una situazione che può mettere a rischio l’alleanza si deve avviare, anche su richiesta di uno solo dei membri della Nato, un giro di consultazioni”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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