"È solo l'inizio", "Debolezza russa evidente": così Kiev può sfruttare la ribellione di Prigozhin

Kiev sta seguendo a distanza le mosse a scacchi di Prigozhin e Putin. E, nel frattempo, starebbe concentrando diverse brigate per un'offensiva nella direzione tattica di Bakhmutovsky

"È solo l'inizio", "Debolezza russa evidente": così Kiev può sfruttare la ribellione di Prigozhin
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La rivolta di Yevgheny Prigozhin, con il conseguente scontro in seno alla leadership militare russa e il rischio che il gruppo Wagner possa marciare verso Mosca, ha offerto all'Ucraina un assist al bacio. Kiev si trova di fronte ad un'occasione irripetibile per due ragioni. Il governo ucraino, infatti, si ritrova, da un lato, nella posizione di cavalcare l'onda mediatica e propagandistica della vicenda, con la chiara intenzione di indebolire l'immagine di Vladimir Putin. Dall'altra a poter organizzare al meglio, affinare, rendere più efficace la sua controffensiva in fase di svolgimento nei territori ucraini conquistati dalle forze del Cremlino.

La parole di Zelensky

"La debolezza della Russia è evidente. È debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito", ha dichiaato a caldo Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram, su quanto sta avvenendo fra Mosca e la milizia Wagner di Prigozhin. "Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste", ha aggiunto il presidente ucraino.

"Per troppo tempo la Russia ha usato la propaganda per mascherare la sua debolezza e la stupidità del suo governo. E ora c'è così tanto caos che nessuna bugia può più nascondere (la realtà)", ha rincarato la dose Zelensky su Telegram. Riferendosi poi a Putin, il leader ucraino ha detto che è "continuamente spaventato" dallo spettro della Rivoluzione del 1917, sebbene "non sia in grado di portare nient'altro". Il capo del Cremlino, ha scritto ancora, "disprezza le persone e getta centinaia di migliaia nella guerra, per poi barricarsi nella regione di Mosca (per proteggersi) da coloro che lui stesso ha armato".

Per il consigliere di Zelensky, Mikhailo Podolyak, quanto sta avvenendo in Russia non sarebbe altro che l'inizio di una faccenda probabilmente molto più grave del previsto. "Tutto è appena all'inizio in Russia", ha scritto su Twitter l'alto funzionario ucraino. "L'operazione antiterrorismo di Prigozhin sul territorio russo ha già portato alla cattura di Rostov, diverse autostrade federali e il quartier generale del distretto sud", ha sottolineato in un tweet, rimarcando il fatto che "la divisione tra le élite è troppo evidente: accettare e fingere che tutto sarà sistemato non funzionerà. Qualcuno deve assolutamente perdere: o Prigozhin (con un finale fatale), o il collettivo "anti-Prigozhin" (il gruppo di Putin e la cosiddetta cooperativa 'Ozerò, legata al circolo ristretto del presidente)".

La reazione di Kiev

Kiev sta seguendo a distanza le mosse a scacchi di Prigozhin e Putin. E, nel frattempo, starebbe concentrando diverse brigate per un'offensiva nella direzione tattica di Bakhmutovsky. "Le forze del Gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si sono dirette verso Mosca, spazzando via tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Il tempo stimato di avvicinamento a Mosca della colonna Wagner è di 20-21 ore. Non si sa chi sia alla testa della colonna e se lo stesso terrorista Prigozhin ne faccia parte", ha intanto scritto, sempre su Twitter, Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell'Ucraina.

I media ucraini, inoltre, rilanciano le notizie sulla ribellione di Prigozhin. Su video diffusi da media ucraini, fra cui il canale Telegram del Kyiv Post, si vede quella che viene descritta come la campagna per eliminare da tutte le città russe i giganteschi manifesti che invitano ad arruolarsi nella milizia privata Wagner che si è rivoltata contro Putin.

Nel video si vedono uomini in divisa che cercano di tirare giù il manifesto dal tabellone in una città russa non meglio identificata.

In un altro video che circola sui media e social ucraini si vede un carro armato dell'esercito di Mosca fatalmente incastrato e incapace di muoversi, in un passaggio stretto di un vicoletto a Rostov. Kiev sta insomma cercando, in tutti i modi e su tutti i fronti, di sfruttare il vento a favore.

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