Mi scrive la mamma di Francesco, di anni 5, perché è un po' preoccupata per il comportamento del bimbo, specie alla scuola materna dove sembra che "picchia ogni bimbo e a volte persino li graffia o li morde, con le conseguenze che le lascio immaginare soprattutto sulle mamme delle povere vittime. In casa siamo io mio marito, Francesco e la sua sorellina di 2 anni".
Il carattere di Francesco si sta strutturando su una base di estroversione e ciò lo porta a cercare di avere molti amichetti con i quali giocare. Occorre però fare attenzione che egli sembra in qualche modo un po' costretto a causa di regole che provengono dall'ambiente familiare e in particolare dalla figura paterna (vedi sole rosso).
E' come se egli, cercando di emulare il padre ma non essendone naturalmente capace, debba imporsi delle regole che poi non riesce a rispettare. Egli infatti vorrebbe un papà più presente e più vicino che gli desse la forza necessaria da un lato per affrontare serenamente la realtà esterna (per lui la scuola materna) e dall'altro per tenere a bada le pulsioni aggressive che lo spingono ad imporsi sui suoi compagni.
Anche la casa presenta qualche segnale di conflitto con quel comignolo nero, quella porta sbarrata e quelle finestre chiuse: sono tutti segnali che anche in casa non c'è una vera serenità o meglio egli la percepisce come causa della sua tensione. Inutile dire che egli sta vivendo la gelosia per la sorellina che, quando deve andare all'asilo, ha l'opportunità di starsene comodamente a casa accudita dalla mamma.
Occorre pertanto che proprio la mamma gli faccia sentire tutto il
suo amore con una vicinanza affettiva maggiore, lasciando che sia il papà ogni tanto ad occuparsi della sorellina. Vedrà che il comportamento di Francesco gradatamente migliorerà.
Evi Crotti
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