Ho conosciuto il vecchio patron Angelo Rizzoli e sono amico del giovane suo erede, una delle vittime esemplari delle combutte tra una parte della magistratura faccendiera e dei poteri economici forti dai quali fu depredato del capitale economico non di quello morale di una sana e grande famiglia imprenditrice dellinformazione e delleditoria italiana.
Penso al dolore che in Paradiso il vecchio Angelo e in terra il giovane avranno provato a vedere la copertina e a leggere il contenuto del numero del 25 aprile 2007, numero 17 del settimanale Oggi. Quando il presidente di Rcs Marchetti e lamministratore del gruppo, un noto protetto di Romano Prodi, acquistarono per toglierle di mezzo fotografie imbarazzanti ma innocenti di un portavoce del presidente del Consiglio dei ministri, il Grande Protettore, scrissi che era stato un favore servile ma inutile che Rcs aveva voluto fare, a sua insaputa, al Presidente Romano Prodi.
Ma evidentemente né Marchetti né lamministratore delegato né il direttore di Oggi, sono stati giustamente ringraziati. Così ora questi «signori» (mi scusino i veri signori...) hanno cercato di ottenere nuovi ringraziamenti, compiendo una mascalzonata giornalistica contro il capo dellopposizione, per cose che se fossero vere, sarebbero certo meno gravi, ma molto meno gravi, di quelle attribuite, per altro calunniosamente, a quel galantuomo di Sircana. O forse i signori della Rcs preferiscono le «seconde», nellorizzonte dei «nuovi diritti di libertà» propugnati dalle loro pubblicazioni? Per qualche duno, so certamente «che no», ma degli altri nulla so!
E il «non coraggioso» garante della privacy? Zitto e muto! In fondo si stratta di una vigliaccata al capo dellopposizione e in ballo cè anche la sua riconferma... Ma ho troppa stima per Prodi, per Fassino, per DAlema, per Rutelli e per Veltroni per ritenere che si sentiranno in debito nei confronti del Garante...
Un consiglio a padre Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede e alla Libreria Editrice Vaticana: prima di concedere il privilegio di pubblicare un libro di Joseph Ratzinger, che è pur sempre anche il Papa, a una casa editrice produttrice di riviste semipornografiche e dedite per bassi scopi a gossip calunniosi, ci pensino, per favore, un po di più!
Francesco Cossiga
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