Assicura che incontrerà Umberto Bossi per parlarne, ma sul Comitato Nord fondato dal Senatùr «sono assolutamente tranquillo». Così come sulla possibile scissione, di cui si è vociferato in settimana, di alcuni consiglieri regionali pronti a formare un nuovo gruppo al Pirellone: «Sono fantasie che preoccupano voi giornalisti».
Il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha passato l'Immacolata a Milano, tra «Costantino Baroni e Saponaro», due delle vie del quartiere Gratosoglio interessate da uno dei progetti Pinqua per la riqualificazione urbana finanziato dal Mit e dalla Regione Lombardia. «L'obiettivo è aiutare chi ha più bisogno ha commentato il leader del Carroccio Investire 200 milioni di euro sul Gratosoglio, Niguarda, San Siro e sul Quartiere Olmi significa unire la città». Perché Milano «non è solo la Prima della Scala, è anche Corvetto, Lambrate e Bovisa».
Ai cittadini ha promesso che da ministro lancerà «un grande piano casa entro la legislatura», aprendo al Mit «uno sportello che non c'è mai stato, per attrarre fondi pubblici e privati non solo per le grandi infrastrutture». Dopo aver bollato come «surreale» il fatto che «all'estero costruiscano stadi nuovi e sicuri, mentre qui a Milano si sta chiacchierando da anni senza aver posato una pietra di un impianto che serve», ha poi scacciato qualsiasi ombra su Bossi e sul suo Comitato Nord: «Non c'è nessun problema. Queste non sono priorità né del segretario della Lega, che è in crescita, né del pianeta Terra», ha risposto piccato alle domande dei cronisti, sottolineando che i referenti della corrente «nordista» nominati dal Senàtur, l'europarlamentare Angelo Ciocca e l'ex segretario lombardo Paolo Grimoldi, non sono a rischio espulsione dal Carroccio.
Salvini prova a spegnere l'insurrezione sul nascere e rimane concentrato sulle sfide al ministero e sulla corsa in Lombardia. Si andrà alle urne domenica 12 febbraio, ma visto che «più gente vota e meglio è, se si aggiunge anche lunedì 12 io sono contento». Durante il sopralluogo qualcuno chiede delle presunte stazioni segrete di polizia cinese presenti in Italia, compresa una a Milano: «Quando ero al ministero dell'Interno non ne sapevo niente. I miei rapporti con la comunità cinese a Milano sono ottimi, però con quella ufficiale. Sarebbe grave se ci fossero servizi paralleli».
Accompagnato dall'assessore lombardo alla Casa Alan Rizzi e dal direttore di Aler Milano Domenico Ippolito, Salvini ha illustrato gli interventi per il Gratosoglio che non riguarderanno solo gli alloggi, ma anche le parti esterne e i relativi servizi con un investimento di quasi 63 milioni di euro, 57 del Mit e circa altri sei della Regione. «I lavori cominceranno in primavera e finiranno nel 2024, chi abita qua spenderà un po' meno di luce e gas». Nel quartiere sarà riqualificata la Piazza Senza Nome, con l'efficientamento di dieci edifici residenziali per 627 alloggi e la rigenerazione di spazi aperti, percorsi pedonali ed ex portinerie. «Il messaggio che vogliamo dare è legato soprattutto ai servizi.
Non parleremo più di case popolari, ma del tema dell'abitare», ha spiegato l'assessore Rizzi che ha ricordato ai cittadini il provvedimento del Pirellone con cui in questi mesi «non ci saranno aumenti delle bollette» nelle case Aler. Annunciando anche un bando in uscita a breve per «dare risorse affinché Milano si possa considerare una città a 500 euro, con prezzi agevolati per i giovani lavoratori e per le coppie».
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