Immigrazione, altri sbarchi in Sicilia: a Pantelleria sono morte due donne

Nuova tragedia in Sicilia. Tra i 250 immigrati sbarcati questa notte a Pantelleria sono morte due donne. La Capitaneria di Porto: "Non si conoscono ancora le dinamiche che hanno portato al decesso". E Barroso insiste: "La Ue non lasci l'Italia sola"

Immigrazione, altri sbarchi in Sicilia: 
a Pantelleria sono morte due donne

Pantelleria - Due donne sono morte questa mattina a Pantelleria nella ressa durante lo sbarco di 250 profughi da un vecchio peschereccio. L’imbarcazione era stata soccorsa da una motovedetta della Guardia costiera, ma a causa di una manovra sbagliata è finita in una spiaggia a qualche centinaio di metri dal molo e si è arenata su un fondale di circa un metro di profondità. Tra gli immigrati si è scatenato il panico e tutti si sono gettati in acqua, in una calca che ha travolto le due donne, probabilmente spintonate e calpestate dai compagni, tanto da annegare nonostante l’acqua arrivasse appena ai fianchi. I cadaveri sono stati recuperati dalla Guardia costiera e traslati nel cimitero di Pantelleria.

Continuano gli sbarchi in Sicilia E' giunta intanto nel porto di Catania la nave traghetto "Excelsior" partita ieri da Lampedusa con a bordo circa 700 tunisini. Secondo quanto si apprende, saranno 335 gli immigrati che sbarcheranno per essere trasferiti nel "Villaggio della solidarietà" di Mineo. Gli altri ripartiranno per una destinazione che non è stata ancora resa nota. Nel "Villaggio della solidarietà" sono ospitati attualmente circa duemila stranieri. "Il sovraffollamento delle ultime settimane sull’isola di Lampedusa, ora in via di risoluzione, desta concrete preoccupazioni sotto il profilo igienico e ambientale, ma fortunatamente non sono emersi al momento quadri clinici legati a malattie infettive, quali quelle su cui spesso la stampa pone accenti allarmistici quanto ingiustificati, come tbc e meningite", assicura il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nel messaggio inviato al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, al meeting dei ministri della Salute dei paesi Ue e i rappresentanti dell’OMS e della Commissione europea. Letta sottolinea come "la popolazione arrivata in Italia, è costituita per la quasi totalità da giovani adulti maschi in buona salute".

Le preoccupazioni per l'emergenza Dopo l’appello della Chiesa, ribadito oggi dal cardinal Bagnasco ("E' necessaria una azione rapida e concreta"), il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha definito "altamente apprezzabili" le "preoccupazioni che si riflettono nelle dichiarazioni dei massimi vertici della Chiesa italiana sul tema immigrati". Il capo dello Stato, ha definito la libera circolazione dei cittadini "attraverso frontiere non più insormontabili" una delle maggiori conquiste nel processo di integrazioni europea. E' intanto polemica sulla frase choc del leghista Castelli sull’ipotesi di un utilizzo delle armi. "La frase va circostanziata, è stata estrapolata e manipolata", ha detto capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, "la nostra posizione deve essere ferma - ha aggiunto - per respingere una massa di immigrati che cerca un lavoro che qui non c’è".

Speroni: "Spariamo ai pescherecci"  "Molto spesso quando i nostri pescherecci, disarmati, si avvicinano alle coste della Tunisia vengono mitragliati. Usiamo lo stesso metodo". L`eurodeputato della Lega Francesco Speroni, intervenuto su Radio 24, ha rincarato la dose dopo la frase del viceministro Castelli che ieri aveva detto "con gli immigrati non possiamo usare le armi, per ora...". Speroni non ha preso le distanze dal collega di partito, anzi: "Se uno invade le acque territoriali di un Paese sovrano è lecito usare le armi, questo è diritto internazionale. L'ha fatto anche Zapatero, se viene violata la sovranità di un Paese è lecito usare le armi, poi se è opportuno o meno lo decide il governo". All`obiezione che sui barconi potrebbero esserci potenziali profughi, Speroni ha ribattuto: "Non ce l`hanno certo scritto in fronte se sono profughi, ma non c`è una situazione in Tunisia che giustifichi l'arrivo di profughi. Se venissero da Malta o dal Canada lei direbbe che sono profughi?"

Barroso: "La Ue non lasci sola l'Italia" La Commissione europea "chiede un approccio solidale al tema dell’immigrazione clandestina: se arrivano 20 mila migranti su un’isola di 6 mila abitanti, com’è Lampedusa, è chiaro che si creano delle preoccupazioni. E queste devono essere condivise da tutti i Paesi europei, con un approccio solidale, non possono essere lasciate a un solo stato membro, in questo caso l’Italia". Sul Corriere della Sera, il presidente della Commissione Ue, Jose Manuel Barroso, ha ricevuto una telefonata del premier Berlusconi che gli ha chiesto di "insistere con le autorità tunisine perchè collaborino con l’Italia per risolvere il problema dell’immigrazione clandestina". "Spero che ora, anche i governi che finora sono stati contrari - auspica quindi Barroso - abbiano compreso quanto sia necessaria una politica comune europea sull’immigrazione illegale. La Commissione lo sostiene da diversi anni. E nel Trattato di Lisbona ci sono le basi per avviare questo processo".  

Bomba contro il cie di Genova Un rudimentale ordigno incendiario, composto da una bombola del gas e un petardo, è stato lanciato ieri notte contro le vetrate della ex scuola Barabino - Casaregis di Genova, una delle strutture scelte dal Comune per ospitare i profughi nordafricani. L’intervento dei vigili del fuoco ha impedito che le fiamme invadessero i locali. Non sono stati trovati volantini di rivendicazione.

I resti dell’ordigno sono stati sequestrati per accertamenti dai carabinieri, che indagano sul caso. La Barabino - Casaregis si trova nella delegazione di Sampierdarena, densamente popolata e con una forte presenza di immigrati.

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